Recensione: “Il falco” di Sveva Casati Modignani

Nella sua vita, Giulietta Brenna non ha mai avuto particolari motivazioni per cui lamentarsi. Ha condotto una vita soddisfacente, al fianco di un marito che l’ha amata fino all’ultimo istante e una figlia che ora fa di tutto pur di tirarla fuori dal torpore della vecchiaia in cui, a suo dire, sta cadendo. Ma sessant’anni non sono nulla per la donna, che non ha perso la sua caparbietà, né la voglia di ritagliarsi piccoli momenti personali.

C’è solo un elemento che l’ha sempre tormentata: Rocco Di Falco. Non è solo un uomo d’affari, che si è fatto strada nel settore ottico diventando uno tra i più potenti imprenditori al mondo, ma è il suo amore giovanile, quello che l’ha travolta di emozioni fino a lasciarla devastata quando tutto è finito. Dimenticarlo è stato impossibile per Giulietta, che vede il suo volto in televisione, sui giornali, sui cartelloni pubblicitari.

Bruciare le sue foto e le lettere scritte, finalmente dopo quarant’anni, rappresenta per lei un nuovo inizio, da cui ripartire senza voltarsi indietro.

Ma a ben poco servono le sue intenzioni, quando inaspettatamente Rocco torna prepotente nelle sue giornate. È allora che il passato torna a infiammare il cuore e la mente, un passato di tradimenti e umiliazioni cui l’uomo vuole assolutamente porre rimedio. Il grande amore arriva quando non lo si chiede e se non curato può sparire, trasportato via dal vento. Solo la sincerità e il coraggio insiti in ognuno possono sprigionare quella forza che porta a superare tutto, spiccando il volo verso la tanto agognata felicità.

Quella per le opere di Sveva Casati Modignani è una passione che porto con me fin dall’infanzia, grazie all’amore che mia madre prova per quest’autrice incondizionatamente dalla sua giovinezza. Per me, lei rappresenta la qualità per eccellenza quando si parla di letteratura italiana: con il suo talento per la scrittura e le idee sempre innovative e accattivanti continua a riscuotere successo nel panorama di lettori di ogni età, conquistando a ogni opera sempre più consensi.

Aspettavo da mesi con trepidazione che venisse annunciato il suo nuovo romanzo e finalmente “Il falco” è tra noi. Fin dalla prima pagina ho sentito un legame speciale con la protagonista, una donna che sa rompere gli schemi e combatte inconsapevolmente contro gli stereotipi che, per la sua età, la vedono già verso un declino annunciato. Ma Giulietta non ha perso lo smalto ed è bello seguirla nel suo quotidiano, attorniata dalla figlia, il nipote e le amiche care, che la riempiono di sentimenti in grado di combattere anche il più piccolo acciacco. Si è portati a pensare che ormai le giornate a sessant’anni passino monotone e preda delle abitudini o della solitudine, in attesa di giungere a quella consapevolezza che vede nella fine la serenità necessaria per affrontarla. Ma la Modignani prende in contropiede, dimostrando che a qualsiasi età si può ricominciare e che gli imprevisti positivi sono costantemente dietro l’angolo, in attesa di giocare qualche scherzo quando meno ce lo si aspetta.

È Rocco il grande imprevisto di Giulietta, che è ogni volta entrato nella vita della donna in un modo fulmineo, pizzicandola e lasciando tracce nel suo cuore. Un uomo altrettanto singolare, che maschera, dietro a una vita agiata grazie al lavoro e al fiuto per gli affari, un passato tragico che l’ha segnato dentro e i cui fatti non è mai riuscito a superare davvero. Soprattutto nei rapporti umani, continua a inciampare, trascinando con sé a terra tutti coloro che gli sono stati attorno, Giulietta compresa. La loro intensa storia d’amore li ha aiutati a crescere insieme e a supportarsi, fino a quella fatidica rottura che è stata impossibile da ricucire, come le ferite interiori che hanno continuato a bruciare da entrambe le parti.

Spesso il tempo porta consiglio e mostra alle persone le vie giuste per ritrovarsi, dando la possibilità di impiegare le proprie forze nel riparare ciò che è stato distrutto. La comunicazione è vitale, soprattutto nelle relazioni umane: per Giulietta e Rocco sembra impossibile risintonizzarsi sulla stessa onda, arrivando a comprendere i comportamenti reciproci e perdonarsi vicendevolmente. Sveva, attraverso un romanzo calamitante e appassionante, indaga, senza una buona dose di divertimento che l’ha sempre caratterizzata, nei sentimenti più profondi e reconditi degli animi dei suoi personaggi, tirando fuori ogni più piccolo pensiero inespresso e che aspettava solo il momento giusto per palesarsi. La sincerità, di nuovo, toglie di un peso enorme la mente degli interessati, che si sentono a quel punto finalmente leggeri e liberi di prendere il volo verso ciò che si desidera davvero.

“Il falco” è un romanzo inaspettatamente sorprendente, che d’impulso mi è sembrato diverso da qualsiasi storia scritta finora dalla Modignani, che qui dimostra un’audacia particolare nei contenuti e nelle tematiche trattate. Le parole scorrono pagina dopo pagina, regalando momenti indimenticabili e spunti di riflessione sulla fragilità dei rapporti umani e sulla forza interiore, in grado di dare nuova linfa al quotidiano di qualsiasi età.

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