Review Party: Recensione di “Attacco dal cielo” di Tom Clancy e Marc Cameron

Mentre l’assetto politico iraniano fa parlare di sé in tutto il mondo, il presidente americano Jack Ryan ha ben altri problemi a cui badare. La minaccia di un aereo sovietico carico di testate nucleari e sparito dai radar si fa sempre più concreta e l’uomo non può fare altro che chiamare il proprio figlio e mandarlo in missione, verso la ricerca di un trafficante d’armi pronto a tutto per vedere il popolo arabo collassare. Sarà l’inizio per Jack Ryan Junior di una lotta contro il tempo, ostacolata da un misterioso virus batteriologico e da sconvolgenti catastrofi climatiche.

“Attacco dal cielo” è uno dei romanzi più adrenalinici letti nell’ultimo periodo. Questo è possibile grazie all’abilità rinomata degli autori, che sanno gestire ormai con facilità le situazioni più complesse. La trama, infatti, porta il lettore a seguire Jack Ryan e figlio su fronti diversi, la cui alternanza rende frenetica la narrazione, così come l’azione che caratterizza nell’interezza l’opera. 

Le descrizioni degli ambienti sono come sempre accurate e verosimili, prova della cura costante che gli autori impiegano nella realizzazione di ogni romanzo.

Il personaggio di Jack Ryan è noto e apprezzato ormai da anni, eppure si svela essere un uomo instancabile e sempre pronto ad affrontare ogni situazione, coinvolgendo con sorpresa i lettori a ogni nuova impresa. Non si può non rimanere sempre col fiato sospeso di fronte a ciò che capita nella sua vita e ogni lettura risulta per questo godibile, leggera e di intrattenimento, in grado di fare da spartiacque tra opere ben più impegnative.

“Attacco dal cielo” è una lettura consigliata per vivere per poche ore un’avventura da brivido in compagnia di uomini potenti e d’azione che sanno affrontare anche l’ostacolo più arduo e l’impresa apparentemente impossibile.

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