Nella vita di Morgan, l’avventura è sempre al centro delle sue giornate. Capitano della “Queen Morgan” e piratessa incallita, è alla costante ricerca di tesori da arraffare e imprese all’insegna del rischio da condividere con la propria ciurma. La brama di ricchezza, però, la condurrà ora verso mari inesplorati oltre la sua immaginazione, sia in equilibrio sul pelo dell’acqua che dentro il proprio cuore.
“Morgan e l’orologio senza tempo” è un romanzo che impegna il lettore in un complesso susseguirsi di eventi, che oltre ad essere scorrevoli sono ricchi di particolari su cui l’autrice non ha mancato di soffermarsi. Punto di forza della storia sono i personaggi: la loro caratterizzazione è unica e li rende agli occhi dello spettatore divertenti da seguire, sia nei momenti di calma che in quelli di maggiore pericolo. Morgan è una protagonista che stuzzica l’attenzione del lettore per il suo essere imprevedibile e impulsiva in ogni cosa che fa; mentre John, suo collega per mari, colpisce per la schiettezza e la spavalderia, che ricorda molto capitani ben più noti e altrettanto apprezzati. Il mio cuore comunque è tutto per Juan, vice di Morgan, per la sua complessità e per un’apparenza stereotipata che viene sempre smentita, ma di lui ne ho ampiamente parlato nell’articolo di approfondimento.
Non mancano di essere presentate tematiche che vanno oltre lo spirito di avventura, come l’amicizia e il senso di famiglia che aleggia nella ciurma, il desiderio di conquista e il valoroso sacrificio pur di ottenerla.
Silvia Roccuzzo ha uno stile semplice che sono certa che col tempo e l’esperienza prenderà maggiore forma e personalità, intanto con “Morgan e l’orologio senza tempo” ha dimostrato di poter gestire una storia senza cadere nell’ovvio ma offrendo una sua personale visione sulle opere di avventura a sfondo piratesco.
Brava Silvia che ha fatto un buon lavoro, qualcosa da migliorare c’è ma il libro è molto carino
Ciao, bella recensione,sono assolutamente d’accordo con te. Una bella storia di pirati e avventura!