Review Party: Recensione di “Come due gocce nell’arcobaleno” di Amber Smith

Nonostante la giovane età, Maia e Chris si trovano già a dover affrontare dei problemi apparentemente insormontabili. Da una parte, il ragazzo deve affrontare le conseguenze di aver detto apertamente di essere transgender in un contesto famigliare in cui la madre è restia ad accettarlo. Dall’altra, Maia sta cercando di superare la morte della sorella, un trauma che le crea dolore ogni giorno, una perdita che le fa smarrire perfino la sua stessa identità.

Entrambi a scuola vivono la dannazione del pregiudizio, vedono come coltelli le dita che vengono puntate loro contro, per essere “il transessuale” o “la sorella della ragazza morta”.

L’estate, però, porta una ventata di libertà per entrambi, che per puro caso si ritrovano a vivere a pochi passi di distanza. Potrà l’amore fare breccia nei loro cuori e salvarli?

“Come due gocce nell’arcobaleno” è una di quelle letture che risulta insolita per il semplice fatto che alcuni argomenti, se affrontati, fanno fortunatamente notizia, nonostante debba essere normale trattarli. Amber Smith tratta tematiche difficili e complesse con un tono serio ma al tempo stesso delicato, dato dall’ambientazione estiva e adolescenziale che smorza in modo positivo un clima davvero pesante.

I suoi personaggi sono realistici e descritti dettagliatamente in ogni loro aspetto, rendendo di conseguenza le loro situazioni problematiche altrettanto verosimili e plausibili. L’autrice è abile nel far passare le intense emozioni di Chris e Maia direttamente nel cuore del lettore, facendo empatizzare su una condizione critica come la solitudine nell’affrontare dei problemi che in apparenza non sono visibili, ma scavano nella mente fino a fare male.

Il romanzo però insegna che da ogni esperienza, bella o brutta che sia, se ne può uscire rinnovati, con nuova fondamenta di formazione: sono queste che colorano la vita e la rendono unica, da persona a persona.

È presente anche tanto amore e il romanticismo affolla le pagine senza risultare stucchevole, emozionando e commuovendo in un modo del tutto sorprendente e inaspettato. Chris e Maia sono una coppia dolce che suscita nel lettore il desiderio di vedere per loro il tanto meritato lieto fine.

“Due gocce nell’arcobaleno” è una storia di crescita personale che sa aiutare i lettori di tutte le età, sia chi è coetaneo dei protagonisti, sia chi è adulto e pensa di sapere ormai tutto sulla vita: questo romanzo saprà colpire e fa riflettere chiunque crede nella forza dell’amore e nelle possibilità che si presentano per cambiare in meglio la propria quotidianità.

Recensione: “Guarda oltre ciò che vedi” di Emanuela A. Imineo

Quando si entra in possesso di un manuale, ci si aspetta di uscire dalla lettura soddisfatti e rigenerati. Da grande appassionata dell’esoterismo e dell’occulto sono sempre andata alla ricerca di libri con cui documentarmi, ma l’impresa non è così semplice come parrebbe, soprattutto quando ci si trova a dover fare distinzione tra testi attendibili o meno.

In questo, “Guarda oltre ciò che vedi” rappresenta una garanzia di qualità. Emanuela si occupa dell’arte dei tarocchi ormai da anni e svolge il proprio lavoro con dedizione, passione e serietà. Tutto ciò traspare dalle parole scritte nel suo manuale, parole che trasudano conoscenze e desiderio di insegnare ai neofiti di alzare il velo e andare oltre, provando a cambiare prospettiva (come del resto fanno le carte posizionandosi dritte o rovesciate) fino a giungere a una visione migliore della propria vita.

Ha dell’incredibile, e questo lo dico come esperienza personale, quanto il messaggio di una carta possa essere potente quando giunge nel momento perfetto. L’energia che emana passa invisibile nelle vene fino al cuore, donando forza e speranza a chi è in attesa, in cerca di risposte o un qualsiasi altro segno che è individuale, assolutamente personale e mai uguale per due persone differenti.

Emanuela accompagna con estrema gentilezza il lettore tra un capitolo di spiegazione e l’altro, fornendo non solo spunti di riflessione, ma anche veri e propri esercizi per fare pratica. Ho trovato deliziose le parti in cui tutto è in pausa e il tempo si ferma, per davvero, contribuendo a metabolizzare le informazioni acquisite fino a quel momento. Ottima narratrice oltre che insegnante, sa cullare con un ritmo paziente che non stanca e non stressa, pronta a tornare più volte sullo stesso punto per ricominciare. Leggere e rileggere è un’esperienza ogni volta sempre diversa ed è per questo che il libro è un dono tanto prezioso: impartisce la lezione più volte mutando al mutare della coscienza del lettore, che si adatta agli argomenti e li tratta ogni volta su un piano differente.

“Guarda oltre ciò che vedi” diventa un libro magico e curativo, come una fiaba raccontata a voce alta o una tisana calda prima di andare a dormire.

Review Party: Recensione di “Le ombre” di Alex North

Osservando dall’esterno il quarantenne Paul, si potrebbe dire che è un uomo ordinario, con una vita tranquilla e dedito al proprio lavoro. Eppure, qualcosa di oscuro si cela nel suo passato, qualcosa che lo ha tormentato al punto di scappare via dalla sua città natale. Quando però la madre si ammala gravemente, Paul è costretto a tornare a Gritten e affrontare definitivamente i propri demoni.

In un viaggio altalenante tra presente e passato, il lettore vive un’esperienza da brividi come mai ci si potrebbe aspettare, seguendo la quotidianità del protagonista attraverso quei pensieri oscuri che lo accompagnano fin dalla giovinezza e che mai smettono di martellare.

L’autore è consapevole di quanto la sua scrittura faccia paura e sembra quasi divertirsi all’idea del terrore che farà accapponare la pelle il suo pubblico. Al contempo, chi legge rimane sorpreso e talmente tanto curioso di arrivare fino in fondo che accetta come compromesso il subire continuo di un terrore in grado di appiccicarsi addosso e lasciare delle sensazioni sgradevoli intense.

Ha dell’incredibile quanto sia naturale empatizzare con Paul e arrivare a comprendere che anche noi ci saremmo comportati come lui al suo posto.

“Le ombre” è un romanzo che fa emergere le paure più profonde, riuscendo nell’intento di intrigare il lettore anziché farlo scappare via urlando. Non subito, almeno.

Blog Tour: “La tenuta delle rose” di Hannah Richell – Storia dell’autrice e bibliografia

Quello che parte oggi è un evento molto speciale, dedicato a un libro emotivamente ricco che saprà travolgere il cuore dei lettori che gli daranno una possibilità.

Dietro a una scrittura così evocativa c’è il volto di Hannah Richell, un’autrice inglese che vive da anni con la famiglia in Australia. Il libro che da oggi trovate in ogni libreria fisica e online è “La tenuta delle rose”:

Titolo: La tenuta delle rose
Autore: Hannah Richell
Casa Editrice: GARZANTI
Genere: Narrativa straniera
Dettagli: 364 pagine
Prezzo: €18,90
Trama:
Maggie è convinta che seguire il cuore sia la scelta sbagliata. L’unica volta che l’ha fatto la sua vita è finita sottosopra ed è stata costretta a lasciare Londra per rifugiarsi il più lontano possibile. Ma quando la sua amata nonna Lillian si è ammalata non ha avuto scelta: è tornata in Inghilterra per affrontare il passato da cui cercava riparo. Arrivata a Cloudesley, non può non notare che le splendide rose, i tulipani colorati e i gigli regali che punteggiavano il giardino dei suoi ricordi hanno perso il proprio splendore. Anche le braccia di sua nonna, pur restando l’unico luogo che riesce a chiamare casa, le trasmettono una sensazione diversa. Maggie capisce che la donna non ha più molto tempo e vuole confidarle qualcosa. Quello che non si aspetta è che si tratti di una verità che parla di segreti nascosti nelle immense e buie sale di Cloudesley. Di una famiglia, di scelte difficili. Di un tempo in cui una donna era costretta a prendere strade che la portavano lontano dai suoi desideri, perché regole e convenzioni valevano più di ogni altra cosa. Di uomini sicuri di esercitare un potere indiscutibile. Tra quelle mura dorate sua nonna si era sentita come un oggetto da sfoggiare e nulla di più. Ma ora Maggie sa che il regalo che vuole lasciarle è la libertà. La libertà di sbagliare, di cadere e di potersi rialzare. Di seguire il proprio cuore e di decidere che cosa pensare senza permettere che sia qualcun altro a farlo. Di amare davvero. È proprio questa la cosa più difficile per Maggie, a causa di quella bugia che porta dentro. Perché a volte è più facile perdonare gli altri che sé stessi.

Ma la Richell non è nuova al pubblico italiano, perché Garzanti ha portato in passato altre due opere dell’autrice, che qui vi presento:

Titolo: Le bambine che cercavano conchiglie
Trama:
Il mare si infrange furioso sulle frastagliate coste del Dorset. In alto, su una scogliera impervia, si erge una casa colonica con le mura imbiancate che brillano come un faro sotto la luce del sole. Clifftops. Il posto che una volta Dora chiamava casa. Da dietro le ampie finestre le sembra ancora di sentire risuonare le risa di sua sorella Cassie, il rumore delle loro corse di bambine gioiose. Adesso la natura ha ripreso il sopravvento e l’edera avvolge le antiche mura della magione dei Tide, in un viluppo di silenzio, polvere e segreti. Dora è fuggita da tutto questo, schiacciata dal peso della colpa. Una colpa inafferrabile come il vento, ma che si è insinuata nelle fibre del suo essere in profondità. E non le fa dimenticare quella lunga e calda giornata d’estate di tanti anni prima. I giochi alla ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e quella piccola, fatale distrazione che ha distrutto un’intera famiglia. Da allora Cassie non le vuole più parlare e le due sorelle si sono allontanate irrimediabilmente. La sabbia e il vento non sono riusciti a disperdere il dolore, che è rimasto sepolto, come un cuore pulsante. Ma oggi Dora non può più fuggire, il soffio di una nuova vita respira dentro di lei e per amore del suo bambino deve ritrovare i pezzi perduti della sua vita.

Titolo: L’azzurro del cielo non ricorda
Trama:
Sulle sponde del lago il cottage è quasi invisibile, nascosto dalla vegetazione. L’acqua sotto il pontile riflette sonnolenta i timidi colori della brughiera inglese. Un luogo incantato. Un luogo ideale per rifuggire il mondo. Il nascondiglio perfetto per un segreto. E questa la strana eredità che Lila, trent’anni, ha ricevuto in dono da un anonimo benefattore. All’apparenza un lotto di terreno sperduto da qualche parte nell’Inghilterra settentrionale. In realtà una seconda occasione, la possibilità di lasciarsi alle spalle Londra, e con essa un dolore difficile da sopportare. È come se quel luogo potesse parlare direttamente alla sua anima. È come se volesse raccontarle una storia. La storia di cinque amici che, trent’anni prima, in quello stesso cottage hanno inseguito il sogno di un’esistenza libera e spensierata. Che tra quelle mura di pietra antica hanno conosciuto l’amore e la gelosia, il coraggio e la paura, l’entusiasmo e la sconfitta. Che lungo le rive di quel lago, durante un’estate riarsa dal sole, hanno costruito la loro personale idea di felicità. Fino a quando l’arrivo di un ospite inatteso ha spezzato l’incanto e trasformato il sogno di un’eterna giovinezza in un segreto da nascondere a tutti costi. Via via che il cottage riprende vita grazie agli amorevoli restauri di Lila e la primavera inonda l’orizzonte di colori, la voce del passato torna a farsi sentire, portata dal vento che soffia tra l’erba…

Attraverso questo tour di parole, personaggi, paesaggi suggestivi e forti sentimenti conoscerete un’opera incredibile che saprà scaldarvi il cuore.

Recensione: “Il seme della speranza” di Emiliano Reali

In origine fu Spyria, regina e protettrice del mondo di Spiriti e Divinità e creatrice dell’universo in cui convivono i due mondi paralleli delle creature della natura e degli essere umani.

Bene e male, purezza e malvagità, luce e ombra. Questi sono solo alcuni dei parallelismi che si possono fare, ma quello che emerge è quanto egoista sia l’uomo, che distrugge il proprio pianeta piegando la natura al proprio volere, disintegrandola con l’inquinamento e la costruzione dei propri mezzi personali.

Per salvare entrambi i mondi dal declino si rende necessaria la nascita del Prescelto, con l’unico compito di estirpare il marcio e sanare la natura: Eres, spirito del sottobosco, parte sotto mentite spoglie verso la Terra, imbattendosi in una realtà incredibilmente diversa da tutto ciò che ha conosciuto finora.

“Il seme della speranza” è titolo e fulcro dell’intera opera di  Emiliano Reali, un fantasy tutto italiano volto a riscoprire la bellezza della natura e a far riflettere i lettori sulle proprie azioni. Tutto ruota attorno proprio alla speranza di far aprire gli occhi sulla condizione umana, un misto di indifferenza ed egoismo che non fanno altro che bruciare il pianeta senza che qualcuno se ne renda davvero conto.

Educare al buonsenso è sempre una tematica attuale ed Emiliano riesce nell’intento attraverso una storia adatta a grandi e piccoli, che attraverso il potere della fantasia e dell’immaginazione lascia delle tracce nella coscienza e smuove gli animi. Oltre al tema dell’ambiente vengono affrontati altri importanti argomenti, come la discriminazione e il pregiudizio, da cui non si smette mai di imparare e da cui sembra quasi impossibile allontanarsi davvero e abbracciare l’uguaglianza e pari diritti.

Lo stile di scrittura è scorrevole ed evocativo, permette di immergersi completamente nell’atmosfera magica dell’opera e di rimanere incantati dal mondo degli Spiriti e delle Divinità, tanto diverso e affascinante da quello che conosciamo.

“Il seme della speranza” è un libro che merita assolutamente di essere letto, perché è capace di cambiare le opinioni e intrattenere attraverso una storia intelligente che sa trasmettere delle emozioni autentiche e dei messaggi interessanti e indispensabili.