Recensione: “Il mistero dello Stradivari scomparso” di Millie Oliver

Spinta dalla grande passione ereditata dal padre e dal nonno, Maggie Scoop trascorre la sua giovinezza alla ricerca di un caso investigativo da risolvere e di cui poter pubblicare la notizia su un giornale. Per seguire il proprio sogno finisce nella Talents Academy di Londra, dove inaspettatamente le si presenterà la più grande delle occasioni: chi si nasconde dietro al furto dello Stradivari appartenente alla sua insegnante?

Con questa nuova pubblicazione, la Segreti in Giallo Edizioni si apre al mercato della narrativa per giovani, e lo fa attraverso un’autrice che con uno stile semplice e scorrevole sa arrivare dritta al punto. Complici l’età della protagonista e la caratterizzazione dei personaggi e dell’ambiente circostante, l’opera ci Millie Oliver si fa strada nella mente del lettore offrendo una storia originale e intrigante, arricchita da illustrazioni che incorniciano i vari capitoli.
Da adulta ho saputo apprezzare questo libro e sono certa che i bambini e i pre-adolescenti potrebbero rimanere affascinati da una trama che li fa ragionare, conducendoli attraverso l’occhio di Maggie tra ipotesi, fallimenti e successi. La protagonista è solare, grintosa e determinata a raggiungere i propri scopi. Un bell’esempio da emulare.

“Il mistero dello Stradivari scomparso” di Millie Oliver è consigliato come regalo ai propri bambini e nipoti, una lettura da leggere in compagnia che crea un’avventura fantastica attraverso lo sviluppo della deduzione.

Review Party: Recensione di “Winter Sonata” di Angela Contini

Annabelle si è sempre sentita forte e in grado di affrontare qualsiasi difficoltà, perfino il destino che sventurato l’ha condotta orfana verso una vita di degrado all’interno di un bordello. Attaccandosi al suo grande talento per la musica e il piano, ha sempre cercato di scampare a un fato ancora più sciagurato, che la vedrebbe prostituirsi per potere guadagnarsi da vivere. Sarebbe scappata, o peggio morta, piuttosto che seguire quella strada. Il suo cammino incrocia quello del Duca di Langsley Aiden, che per far fede alle ultime volontà della zia decide di prendere con sé la giovane, che la Lady conosceva quando ancora era in vita. Pregiudizievole l’uno nei confronti dell’altra, troveranno subito spinosa la convivenza a palazzo, soprattutto a fronte di una realtà orgogliosa che non vede di buon occhio le origini di Annabelle, ma senza conoscerla davvero. Gli intrighi di corte non mancheranno di metterla ancora più in difficoltà e quando inizierà a provare dei sentimenti contrastanti per il Duca cominceranno i veri problemi.

Avevo giusto bisogno di una lettura leggera e “Winter Sonata” è arrivato nel momento migliore. Quando si tratta di romance, più del contemporaneo apprezzo immergermi negli storici, in un’epoca lontana che affascina per gli ambienti, gli usi e i costumi. Ogni dettaglio è apparso davanti ai miei occhi chiaramente grazie al lavoro dell’autrice che ha curato questo aspetto al punto giusto. Lo stile, scorrevole e fresco, trasmette al lettore le emozioni dei personaggi, che si trovano a vivere una situazione di conflitto interiore che li porterà, prima o poi, a lasciarsi finalmente andare. Annabelle e Aiden nascondono tormenti passati che li separano ma al tempo stesso li legano in un modo unico. La società, fatta di apparenze ed etichette, metterà a dura prova la ragazza, incapace di adattarsi alle ingiustizie e a scendere a patti con ciò che non la farebbe stare bene. La donna lotta per sé stessa, per la propria indipendenza ed è pronta a tutto per dimostrare di potersela cavare in un mondo che la vede inferiore e sottomettibile solo perché nata “sesso debole”. Aiden di contro ha sempre vissuto con insegnamenti e precetti rigidi e “giusti” per la sua epoca, ma pur di avvicinarsi a lei e comprenderla è pronto a mettere in discussione tutto e andare contro la sua stessa famiglia. Non solo hanno una forza interiore ma del coraggio da vendere, che sorprenderà entrambi.
Le vicende che si susseguono sono intriganti e sono riuscite a incuriosirmi fino a farmi concludere la lettura; non è una storia con particolari pretese e si fa leggere nel giro di un pomeriggio. Ho trovato la seconda parte troppo poco sviluppata, avrei preferito un maggiore approfondimento della trama da quel punto in poi, nonostante il finale sia piacevole e soddisfacente. Sono davvero felice di aver finalmente conosciuto la penna di Angela Contini e spero di poter recuperare altro da lei scritto.