All’alba di una nuova mietitura, Coriolanus Snow sente il peso del suo nome come un macigno sulle proprie spalle: ha solo questa come occasione per riscattare la nomea della sua famiglia, il ruolo di mentore per i Giochi che gli è stato mai affidato è quanto mai critico e fondamentale. La situazione viene complicata dal fatto che gli viene affidato il distretto 12, il più malfamato, in cui conosce e si affianca alla giovane Lucy Gray. Il suo spirito combattivo non lo abbandonerà tanto facilmente, ma il legame che instaura con la ragazza potrebbe in qualche modo compromettere le sue intenzioni.
Non sapevo cosa aspettarmi dal nuovo libro di Suzanne Collins ambientato nel mondo di Hunger Games, solitamente questo tipo di cose non vanno mai a finire bene. Eppure, fin dalla prima pagina, mi sono ritrovata inglobata in un mondo in cui non tornavo da tanto tempo e che ho avuto piacere di ritrovare in un altro periodo rispetto alle vicende di Katniss e Peeta. A posteriori devo dire che la pubblicazione della nuova edizione della trilogia lo scorso autunno è stata quanto mai tattica e necessaria per fare un bel ripasso delle meccaniche che ruotano attorno a Panem. Questo perché, ovviamente, per quanto ci troviamo di fronte a un prequel sono normali i vari riferimenti a ciò che accadrà poi e che nella trilogia è già accaduto, così come i vari personaggi che pian piano fanno capolino tra le pagine. Indagare sulla figura di Snow, personaggio emblematico della trilogia, poteva risultare apparentemente inutile ma al tempo stesso molto interessante: la Collins svela dei retroscena che ampliano il mondo creato anni fa e approfondiscono la caratterizzazione di un uomo che fino ad ora era stato relegato a essere il cattivo e lo spietato della situazione. Ben inteso: l’autrice non vuole assolutamente giustificare le azioni che compirà lui in futuro, ma solo andare a completare la formazione di Snow, da quale realtà arriva, quali persone incontra e quali eventi affronta, determinanti per le decisioni che lo guideranno poi.
Gli appassionati ameranno questo libro e troveranno emozionante tornare a vivere gli Hunger Games in un modo ancora più sorprendente e crudele di quanto fosse già stato scritto.