Review Party: Recensione di “Scarti” di Aleida Blue

Può un fraintendimento rovinare la reputazione di una persona? 
Questo è ciò che capita a Irene, donna in carriera che si ritrova coinvolta nella misteriosa sparizione del collega Enrico. Quando viene ritrovato morto sulla riva del fiume, le accuse ricadono tutte su di lei, essendo stata l’ultima persona ad averlo visto vivo. Ad aggravare la situazione è una busta, contenente delle foto compromettenti dei due. Ma Irene ama il marito e ha sempre visto in Enrico un buon amico. Sconvolta dagli eventi, la donna dovrà fare di tutto per mantenere i nervi saldi e venire a capo della situazione, per scagionare sé stessa e riappropriarsi della propria vita.
Con “Scarti” Aleida Blue vuole insegnare ad andare a indagare sempre oltre le apparenze. Ciò che si può scoprire può sorprendere e scioccare, ma al tempo stesso può rivelare lati di una persona che mai si sarebbe pensato di poter conoscere. Attraverso uno stile semplice e diretto, l’autrice ha scritto un thriller scorrevole e lineare, piacevole da leggere e d’intrattenimento anche per il lettore meno vicino a questo genere.
Le dinamiche sono sempre più inspiegabili e confuse, così come l’identità dell’assassino che rischia di rimanere celata dall’oblio. Le ipotesi si accavallano e la curiosità aumenta, tra intrighi, segreti e misteriose identità che vogliono a tutti i costi incastrare Irene, pur di uscire puliti e non compromessi. Anche dai propri stessi desideri. 

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