Nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare in passato, Nora Burke può ritenere di avere, al momento, il controllo della sua vita. Si è buttata a capofitto nel suo lavoro a New York, dove è responsabile di un prestigioso hotel, anche se questo riduce drasticamente i suoi rapporti sociali. Non che la cosa le importi, data la famiglia divisa e l’incapacità di buttarsi a capofitto nelle proprie emozioni più profonde.
Ma qualcosa cambia quando riceve la prenotazione da parte di uno degli attori più in voga del momento: Evan McKinney. Una cosa tira l’altra e l’uomo riesce a convincerla a frequentarsi, nonostante le difficoltà, gli impegni e le persone che cercano di ostacolarli. Riuscirà Nora a sciogliere il proprio cuore e a dare una nuova possibilità all’amore?
Quella che si prospetta con il libro di J.J. Prescott è una commedia allegra, frizzante e leggera, che possa allietare e divertire il lettore fino a farlo emozionare.
Effettivamente la vicenda di Nora parte proprio in questo modo, mi è piaciuta subito la sua caratterizzazione e il fatto che non tema di dire ciò che pensa.
Nel complesso però, l’autrice non è riuscita a conquistarmi davvero: il rapporto che s’instaura tra Nora e Evan non ha saputo stuzzicarmi e coinvolgermi a sufficienza, risultando troppo stereotipato e senza quel guizzo di originalità che me l’avrebbe fatto apprezzare. I personaggi secondari sono molteplici e ben equilibrati capitolo dopo capitolo, anche se non hanno sufficiente spazio per farsi conoscere, così come lo stesso Evan, che rimane l’ombra dei pensieri di Nora (il libro infatti è narrato in prima persona dal suo punto di vista).
Per quanto lo stile della Prescott sia scorrevole, i contenuti che ha messo nero su bianco hanno finito con l’annoiarmi e lasciarmi insoddisfatta, soprattutto per un finale forzato e davvero troppo sbrigativo che mi ha molto deluso.
A volte mi piace evadere con una commedia leggera e poco impegnativa, ma non è il caso di “Un amore da Oscar” che, nel complesso, non mi sento di consigliare.