Review Party: Recensione di “La nostra Londra” di Simonetta Agnello Hornby e George Hornby

Sono passati più di trent’anni da quando la pluri acclamata scrittrice Simonetta Hornby si è trasferita dalla sua amata Palermo fino a Londra. In lei ha avuto origine ed è cresciuto un amore spropositato per una città così diversa dalle sue abitudini, tanto da diffonderlo attraverso i suoi scritti in un modo così naturale quanto emotivamente potente.
La Hornby sostiene che per godersi Londra basta una mente aperta e curiosa. Attraverso i suoi occhi ho potuto ammirare e innamorarmi di una città che spero un giorno di poter visitare davvero e tutto questo è stato possibile attraverso l’abilità strabiliante della scrittrice di farti entrare nei suoi ricordi e descriverli in un modo tanto nitido da lasciarti credere di essere di fronte a un panorama di meraviglie e luoghi misteriosi, pieni di un fascino unico e tanto preziosi per colei che sta narrando. 
Il romanzo “La nostra Londra”, che ricorda la precedente opera “La mia Londra”, si arricchisce con il punto di vista del figlio di Simonetta, George, offrendo un nuovo punto di vista frizzante, giovane e innovativo. Nel complesso ho percepito per tutto il tempo un’atmosfera calda e amorevole, che sa di casa e famiglia e cancella le paure normali di chi deve spostarsi da un paese all’altro e adattarsi alla cultura ricreando le proprie personali abitudini. Se la madre da quel tocco di nostalgia dei tempi andati al suo racconto, George assume un tono spensierato, più diretto e meno riflessivo, dando dinamicità alla sua città, che passa in un attimo ad un ritmo frenetico e intenso, tipico di chi ha sempre vissuto in quell’ambiente ed è quella la normalità.
“La nostra Londra” è un libro ricco di particolari e aneddoti interessanti, una guida alla città attraverso i sentimenti di coloro che la vivono e hanno deciso di raccontarsi. La lettura scorre intrattenendo, il modo per godersela il più possibile è assaporandola con calma e lentezza, prendendosi tutto il tempo per soffermarsi su ogni dettaglio, leggendo un capitolo per poi fermarsi e fare altro, riprendere la lettura e ricominciare ancora con la magia della vita londinese.
Non solo consiglio la lettura di questo singolo libro, ma anche lo studio delle opere di Simonetta Agnello Hornby, che continua a conquistare consensi attraverso il suo graffiante stile, che lascia il segno nel cuore, facendo riflettere il lettore a lungo su ciò che lei si è soffermata a raccontare.

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