Ma i programmi di un futuro felice saltano quando Ermes cresce e inizia ad intraprendere la carriera di delinquenza che ha sempre caratterizzato la sua famiglia. Si allontana da tutto e si trasforma, fino a diventare qualcun altro. Fino al punto di essere conosciuto come Delirio, il ladro più abile in circolazione.
L’abbandono del ragazzo è per Siria un duro colpo, soprattutto per la situazione familiare, che potrebbe portarla ad intraprendere la stessa carriera della madre come prostituta. Tenta di vivere una vita normale, senza cedere ai ricatti o alla gente che l’addita e la giudica.
La ruota ricomincia a girare quando, dopo dieci anni, i due si rincontrano. Qualcosa scatta, nonostante entrambi non lo vogliano ammettere, e senza volerlo riaffiorano i ricordi e le promesse d’infanzia. Ma entrambi sono cambiati, sapranno comunque riavvicinarsi?
Quando ho saputo che sarebbe uscito il nuovo libro di Marilena Barbagallo ho colto subito l’occasione per poterlo leggere, memore di quanto la duologia precedentemente pubblicata da Newton Compton mi avesse preso. Nonostante l’ambientazione, i personaggi e le atmosfere siano differenti, “Mai più così vicini” è stata una lettura leggera e davvero appassionante, che ha saputo intrattenermi e allo stesso tempo rilassarmi.
Nonostante un inizio apparentemente calmo, la vicenda evolve in modo frenetico ed è impossibile tenere a bada la tensione. Il rapporto tra i due protagonisti è complicato, pieno di alti e bassi e di scontri che nemmeno loro sanno spiegarsi. Vorrebbero viversi, finalmente da adulti, ma ciò che sono diventati li trattiene e li scoraggia dal lasciarsi andare. Il fiato è perennemente in sospeso, in attesa della scintilla e quel qualcosa che possa far esplodere la felicità.
Ho ancora le palpitazioni, dopo diverse ore, per il finale. Non ce lo si aspetta davvero, si spera fino all’ultimo istante che nella pagina successiva venga spiegato che è tutto un grosso scherzo. Comprendo il timore dell’autrice nel pubblicare questo libro, ma “Mai così vicini” lo si apprezza anche per l’intensità e l’inevitabilità dell’epilogo.
In questo caso non è tanto la storia raccontata che riesce ad attirarmi, ma il modo in cui viene fatto. Marilena ha uno stile scorrevole e positivamente semplice, non si spreca in inutili descrizioni che appesantirebbero senza motivo i suoi libri. Anzi, nel suo essere essenziale riesce a colpire all’istante i punti giusti della mente e nel cuore del lettore.
Una lettura consigliata, perfetta per salutare l’estate e lasciar posto ad una nuova stagione di emozioni.
Non è tanto il mio genere, ma sembra carino.