Recensione: “Darkdeep. I segreti di Still Cove” di Ally Condie e Brendan Reichs

Ogni abitante di Timbers conosce la scogliera di Still Cove al suo limitare e sa da sempre un’unica importante regola: mai avvicinarsi a quel luogo. Misteri oscuri si dice vi si alberghino, pronti a catturare i malcapitati senza più lasciarli andare. Ma quando è Nico a finirvi accidentalmente, gli amici Emma e Tyler non possono fare altro che farsi coraggio e, con l’aiuto di Opal, esplorare l’isola per salvare il ragazzo. Si apre così ai loro occhi un territorio che sembra indipendente da tutto il resto, incontaminato e tanto affascinante quanto terribilmente pericoloso.

Sono anni che non vedevo più il nome di Ally Condie sulla copertina di un libro, dai tempi della trilogia Matched, per la precisione. Scoprire che ora è possibile leggere “Darkdeep”, primo di una nuova serie di avventure, mi ha fatto venire un tuffo al cuore. Dopo aver letto una saga distopica, tra le più belle della mia adolescenza, ora la Condie insieme a Brendan Reichs torna in Italia per conquistare un pubblico diverso, ancora più giovane, attraverso una storia sorprendentemente avvincente e matura.

Grazie agli stili di scrittura dei due autori, il lettore viene trasportato in un mondo pieno di luci e ombre, che sa tirar fuori i sentimenti più profondi e nascosti, sia dai personaggi che dal lettore stesso. “Darkdeep” è una storia che fa tremare, per la capacità di svelare le paure più recondite e metterle a contatto con la realtà. Curiosi sono i misteri che di capitolo in capitolo vengono descritti, così come il significato dell’amicizia che lega i protagonisti in un modo che sorprenderà loro per primi. Oltre a ciò, gli autori tentano di fare una denuncia sociale, attraverso una comunità ristretta ma dove alberga la legge del più forte: chi è potente può cacciare chi è più debole, rendendo il clima sempre rigido, fino alle avvisaglie di un drammatico collasso. C’è divertimento e intrattenimento, ma al tempo stesso inquietudine e timore, come se qualcosa non fosse davvero al proprio posto e fosse compito del lettore mettere i pezzi del puzzle nel verso giusto. L’opera mi ha ricordato in un certo senso le atmosfere di “Stranger Things”, che è una delle migliori serie degli  ultimi anni e che seguo a ogni stagione con rinnovata passione. “Darkdeep” è una lettura intensa ma molto veloce, che lascia col fiato sospeso per l’epilogo e fa sperare di vedere presto il seguito disponibile in libreria.

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