Review Party: Recensione di “Un Amore Perduto” di Liz Trenow

« Paradossalmente era nei momenti come quelli, fugaci istanti di felicità inattesa, che il dolore della perdita la investiva con maggior forza, facendola vacillare e minacciando di mandare in frantumi la sua maschera. Subito dopo, scoprì di provare un senso di disperazione e smarrimento ancor più profondo, quando la sofferenza della mancanza di lui si torceva come un coltello che aveva piantato nel cuore. »

Quando si pensa all’amore, si pensa a tutto ciò che di positivo ne possa derivare. Eppure, a volte amore è anche sinonimo di perdita, rimpianto, sofferenza. Perché il ricordo di un amore lontano, in qualsiasi modo questo sia, provoca una fitta di dolore, lenita solo dai momenti di sollievo.
Questa è la storia di tre donne. Non hanno nulla in comune, all’apparenza, ma scopriranno, al momento del loro incontro, quanto il destino le abbia legate tra loro e quanto la guerra possa legare le persone seppure distanti. 
La battaglia delle Fiandre si è appena conclusa, ma Ruby, Alice e Martha hanno lasciato sul campo un pezzo di sé. Quando agli esterni alla guerra viene concesso di visitare quei luoghi devastati da urla silenti e sangue versato, le tre decidono, non senza timori, di partire, alla ricerca di ciò che più hanno perduto: il vero amore, un fratello, un figlio.
Ma è meglio darsi pace o non perdere la speranza, quando si cerca chi è disperso? Cosa può essere successo, per non fare ritorno a casa e non essere nemmeno ritrovato deceduto a terra dai compagni sopravvissuti?
Il coraggio e la forza dell’amore spronano le donne a non lasciarsi abbattere fino in fondo, ma a credere che l’amore possa davvero vincere, anche sulla guerra.
Liz Trenow narra con una delicatezza estrema fatti d’orrore e trauma per l’umanità. Lo fa da un punto di vista insolito ma d’impatto, perché spesso in guerra si parla di chi è in prima fila ma non sempre di chi attende con angoscia crescente chi ha visto partire. Non mancano i riferimenti storici, che si amalgamano bene alla narrazione. Fa riflettere, specie per l’occasione del 14 febbraio, sulla potenza di un legame, e quanto questo influenzi la vita delle persone. Non è di certo un romanzo leggero, ma in compenso sa lasciare molto a chi si immerge nella lettura e ne esce con un nuovo spirito. 
Le storie perfette per S. Valentino
Spinta dalla giornata, mi sento di consigliare altrettante storie che sono state in grado di farmi battere il cuore. Non sono letture recenti, proprio per questo mi piace citarle, per mostrare quanto abbiano lasciato il segno in me.
Per chi cerca un amore… insolito!
“La ragazza di carta” di Guillaume Musso.
In piena crisi di ispirazione, solo e senza un soldo, lo scrittore Tom Boyde non riesce a terminare il suo ultimo romanzo. Proprio quando tutto sembra perduto, nella sua vita entra Billie. Misteriosa e bellissima, compare all’improvviso in una notte di pioggia, con una storia incredibile da raccontare. Gli dice infatti di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà. Sembra assurdo, eppure… Eppure, Tom le crede. Perché è già follemente innamorato. Insieme Billie e Tom affronteranno un’avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra. E scopriranno che la vita, a volte, può essere un gioco pericoloso…
Per chi cerca un amore… intenso!
“Come l’ultimo rigore” di Alessia Esse.
Quando Viola Costa e Lorenzo Ragone hanno diciassette anni, sono convinti che il loro amore sia più forte di tutto. Lei sogna di diventare una giornalista sportiva. Lui è un calciatore forte e brillante. S’innamorano sui banchi di scuola, senza sapere che il primo amore è sì il più dolce, ma anche il più debole e il più vulnerabile. La fine della loro storia li segna entrambi, allontanandoli e rovinando la loro amicizia.
Oggi, Viola e Lorenzo non potrebbero essere più distanti. Lei, un’affermata giornalista, vive e lavora a Milano. Lui, invece, vive a Pontenero, il luogo in cui è nato il loro amore.
È lì che Viola è diretta per trascorrere un mese di vacanza, ed è lì che – nonostante l’iniziale rifiuto – riallaccerà i rapporti con Lorenzo.
In un viaggio tra presente e passato, i due giovani, ormai adulti, avranno la possibilità di ripercorrere la loro storia, e di fare i conti con gli sbagli, i rimpianti, le opportunità mancate. E con una scintilla che forse non si è mai spenta.
Per chi cerca un amore… oltre i confini del tempo!
Il canto delle parole perdute di Andrés Pascual.
Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell’appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell’inferno. Tokyo, febbraio 2011. Emilian Zäch, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni Unite e sostenitore dell’energia nucleare, conosce una gallerista di arte giapponese ossessionata dall’idea di rintracciare il primo amore della nonna. Due storie parallele, destinate a incrociarsi in un finale che sorprende. Un libro sulla forza dell’amore capace di superare ogni cosa. Una storia di speranza e determinazione, di abbandono e di coraggio, un romanzo sull’importanza di non dimenticare le tragedie del passato per affrontare le sfide del presente e scrivere il nostro futuro.



2 thoughts on “Review Party: Recensione di “Un Amore Perduto” di Liz Trenow

  1. Bellissimo La ragazza di carta di Musso, un libro consigliato e che si è rivelato decisamente un ottima lettura, gli altri due romanzi non li conosco ma… IL CANTO DELLE PAROLE PERDUTE l'ho messo in lista!

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