Le credenze vampiriche nacquero in epoca tardo bizantina per poi svilupparsi nel medioevo.
Inizialmente viene inteso come una superstizione popolare legata alla morte: un morto poteva ritornare in vita per uno spiacevole decesso, come un’uccisione violenta o un suicidio, oppure a causa di malformazioni fisiche o eventi negativi avvenuti in vita.
Così, il defunto rianimato ritornava per tormentare l’esistenza dei vivi, secondo alcune credenze privandoli del sangue o di un organo essenziale.
Il vampiro violava le abitazioni, perseguitando e uccidendo gli uomini, facendoli ammalare di peste. Le continue epidemie fecero cadere nel terrore le popolazioni che, per difendersi, iniziarono a utilizzare macabre pratiche di sepoltura. Ad ogni nuova catastrofe, veniva riesumato il cadavere che si credeva avesse provocato l’evento specifico per verificarne la decomposizione e, nel caso, provocarla volontariamente: esorcismo, decapitazione o fuoco sono solo alcuni degli espedienti usati.
Il collegamento tra sangue e vampiro, così come la trasformazione di un umano mediante un morso, appartiene, però, alla letteratura.
Non possiamo fare a meno di citare il capolavoro della letteratura gotica Dracula di Bram Stoker, pubblicato nel 1897. L’orrore e il tormento di un’esistenza eterna e dannata aleggiano come un fardello pesante sulle spalle del Conte.
Certo è che il vampiro è una fonte apparentemente inesauribile d’ispirazione: da John Polidori, alla Carmilla di Le Fanu fino alle Cronache dei vampiri di Anne Rice, tutti hanno saputo dare una propria interpretazione che ha inevitabilmente influenzato ciò che è venuto dopo.
L’argomento di questa tappa mi sta davvero molto a cuore: la figura del vampiro mi accompagna sin dalla tenera età, ma solo negli ultimi anni sono riuscita ad approcciarmici nella maniera a me più consona.
L’associazione di gioco di ruolo dal vivo Camarilla Italia, di cui faccio parte, propone ai propri giocatori una serie di ambientazioni a tematica horror, tra cui “Vampiri: Il Requiem”, appartenente al cosiddetto Nuovo Mondo di Tenebra.
I vampiri di questo setting vivono all’ombra del mondo mortale, cercando di dominarlo e influenzarlo a proprio piacimento.
Si differenziano per clan:
I Daeva sono vampiri che calcano uno dei i vizi capitali per cercare di ritornare in possesso delle emozioni perdute con l’umanità. Spesso accusati di essere troppo lascivi per dedicarsi agli intrighi della politica, in realtà essi sanno giocare bene le loro carte ammaliando e convincendo gli altri a fare cose per loro.
I Mekhet sono il clan di quei vampiri che vogliono rimanere nell’ombra e da lì manipolare il resto dei vampiri e dell’umanità. Affascinati dall’occulto fino a diventarne schiavi, soffrono più di altri la vicinanza alla luce e il timore del fuoco.
I Gangrel sono i vampiri che più conoscono la natura della Bestia, il mostro che alberga in ogni vampiro, e che meglio sanno controllarla. Spesso molto ferali e selvatici anche nel vestire, sanno anche essere eleganti comandanti e fieri danzatori del Requiem.
I Nosferatu soffrono di una maledizione che getta attorno a loro un’aura di timore, nonostante non tutti siano di aspetto terrificante. Padroni di un mondo al di sotto delle fogne, un regno distante e alieno infestato dai fantasmi del passato.
I Ventrue sono vampiri che ambiscono alle posizioni di comando, siano esse di grandi imperi finanziari, sia di efferate organizzazioni criminali. Spesso eleganti e formali, sanno anche distinguersi come re dei bassifondi e degli emarginati.
E per congrega:
La Lancea Sanctum è la congrega che si raccoglie sotto la figura di Longino, Santo Nero che per il suo peccato venne maledetto e trasformato in vampiro.
Il Circolo della Megera è la congrega pagana che venera gli antichi Dei e utilizza la magia del sangue come strumento divinatorio ma anche come arma.
L’Ordo Dracul è la congrega che si rifà agli studi di Vlad Tepes, Dracula, volti al superamento della condizione vampirica e alla trascendenza dell’essere. Alchimisti, studiosi.
Il Movimento Carthiano è una congrega che ritiene che la monarchia sia una forma di governo superata e che i vampiri debbano aggiornarsi studiando nuove forme di governo più democratiche.
In breve, i giochi della casa editrice White Wolf hanno influenzato un’intera generazione di letteratura e cinematografia dedicate ai vampiri.
Il vampiro è, infatti, comparso nei videogiochi, ha invaso gli scaffali delle librerie, gli schermi televisivi e cinematografici.
Se inizialmente ha dominato il genere horror (come “Nosferatu”, ad esempio), da “Intervista col vampiro” in poi, è stato umanizzato, dotato di sentimenti e carica erotica, diventando un personaggio affascinante e seducente.
Così, sono nate serie tv come “Buffy l’ammazzavampiri” e “Vampire Diaries” e saghe come l’acclamata “Twilight” di Stephenie Meyer. La serie “Scarlet” non è assolutamente da meno e se vi approccerete alla lettura non rimarrete delusi.