Quando Monica trova abbandonato un piccolo taccuino su uno dei tavoli del suo bar, non può immaginare quando la sua vita a Londra sta per essere cambiata irreversibilmente. Tra le pagine trova le riflessioni di un uomo chiamato Julian ed è come se la donna iniziasse a conoscerlo attraverso le sue parole. Da qui, Monica decide di fare lo stesso: trascrivere nero su bianco i propri pensieri e lasciare che qualcun altro trovi l’agenda e ne sfogli il contenuto. Ha così inizio un viaggio nelle vite di sei personaggi, che riveleranno al mondo quanto di più profondo alberga nel proprio cuore.
L’opera di Clare Pooley è stata sorprendentemente interessante, soprattutto per il modo in cui ha preso una trama semplice e l’ha personalizzata rinnovandola. Lo stile di scrittura semplice e scorrevole si adatta perfettamente a tutti i personaggi presentati, che si espongono in modo del tutto personale, differenziandosi l’uno dall’altro, nonostante di fatto la mano sia sempre la stessa.
Mi sono ritrovata catapultata al di fuori delle mie giornate, in vite a me distanti ma che hanno saputo coinvolgermi, emozionandomi e facendomi riflettere su quanto le apparenze possano nascondere dei lati del proprio essere in favore dei pareri degli altri. Ci troviamo di fronte a un gruppo di persone che ha in comune una vita che solo dall’esterno sembra perfetta, ma che in realtà non è affatto felice e solo grazie all’anonimato e alla consapevolezza che attraverso un quaderno abbandonato nessuno possa giudicarli, riescono davvero a tirare fuori ogni cosa, dalla più frustrante alla più dolorosa. Tutti, qui, trovano il coraggio di dire a sé stessi la verità e di sentirsi in qualche modo più leggeri e sollevati, forse anche pronti a riprendere davvero in mano le redini della propria vita. Il taccuino prende gli aspetti più positivi dell’animo umano e li esprime con gentilezza e rispetto per il prossimo, collegando gli animi oltre l’egoismo quotidiano e il tempo che frenetico passa.
“Il taccuino delle cose non dette” è una lettura illuminante e molto attuale, che tenta di fare una critica della società attraverso delle storie umane forti e uniche, che possano andare a emozionare in qualche modo chiunque abbia l’accortezza di soffermarsi sulle piccole cose, senza farsi travolgere negativamente dalla frenesia dei problemi e degli impegni di tutti i giorni.