Una vita insieme, poi infine la separazione. Questo devono affrontare ora i tre fratelli Liv, Ellen e Hakon, che convinti di passare serenamente il compleanno del padre si ritrovano a dover gestire la notizia dell’imminente divorzio dei genitori. Quali conseguenze può avere una situazione del genere?
Diretta e precisa, senza indorare la pillola, Helga Flatland descrive nel suo romanzo una condizione di vita inusuale ma sempre più diffusa. Non importa quale età abbiano le persone coinvolte, un divorzio è un avvenimento che cambia radicalmente, sia in positivo che in negativo.
Da un evento tanto scioccante, prendiamo contatto con i tre giovani della famiglia. Tre fratelli con una vita apparentemente comune che devono ora ribaltare le personali convinzioni. Ognuno con i propri problemi ed è proprio per questo che è naturale e immediato immedesimarsi in ognuno.
Nonostante la scrittura senza fronzoli dell’autrice, si assiste a una narrazione delicata ed emozionante, in cui anche il cambiamento più doloroso è necessario per giungere a qualcosa di migliore. L’approfondimento psicologico specifico di ogni personaggio è curato in ogni particolare, tanto da renderli tutti verosimili.
Anche se, per mia fortuna, non ho dovuto affrontare una situazione come il divorzio dei miei genitori, non ho fatto per nulla fatica a immedesimarmi nelle dinamiche e a empatizzare con tutti i fratelli, che a rotazione si raccontano. Probabilmente la mia preferita è Liv, per il suo essere una sorella maggiore e quindi punto di riferimento degli altri.
Sono contenta di aver potuto recuperare una lettura che ha saputo arricchirmi e che non posso fare altro che consigliare al grande pubblico.