Lo abbiamo conosciuto nel 2019 con “Febbre”, una cruda quanto realistica testimonianza sulla sieropositività e tutto ciò che ne comporta. Il finalista del Premio Strega, Jonathan Bazzi, torna a fare sentire la propria voce con “Corpi minori”, un romanzo contemporaneo e forte che gravita in modo incisivo sul tema del desiderio.
Jonathan Bazzi è nato nel 1985 a Milano e ha vissuto nella città di Rozzano. Dopo la laurea in filosofia ha iniziato a collaborare con testate giornalistiche quali Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Ha raggiunto la fama di scrittore con il suo romanzo d’esordio, Febbre, edito Fandango, che gli ha permesso di essere finalista del Premio Strega.
Questo mese, per Mondadori, viene pubblicato “Corpi minori”:
I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano –, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.
Auguro a questo talentuoso autore il successo che merita, spero che questo secondo romanzo possa aprirgli porte interessanti per la sua carriera futura.