Essere uno Skaa nell’Ultimo Impero, porta a una vita di grandi sofferenze e schiavitù. Ma nell’oscurità della rassegnazione, giunge come un bagliore improvviso Kelsier, capo di un gruppo di ladri avente in sé un unico scopo: conquistare la capitale Luthadel e porre fine a un regime millenario. Il tempo del lord Reggente potrebbe stare per finire e per mano dell’allomanzia che il giovane Mistborn può padroneggiare.
Brandon Sanderson è un autore leggendario quando si tratta di fantasy. Tornare tra le pagine di “Mistborn” dopo tanto tempo mi ha fatto venire letteralmente i brividi, travolta da un’ondata di nostalgia che mai avrei pensato di provare.
Ancora a distanza di anni, sono pienamente convinta che iniziare l’avventura nel vasto mondo su carta realizzato dallo scrittore partendo proprio da qui, sia il modo migliore per non lasciarsi intimorire da opere ben più corpose e complesse. Sanderson ha una narrazione fluida e calamitante: le pagine scorrono piacevolmente e si viene intrappolati dalla sua bravura nel descrivere con minuziosità l’ambientazione e con trasporto i dialoghi e le dinamiche specifiche della sua storia.
Niente viene lasciato al caso: anche quando si pensa di averlo colto in fallo, lui è sempre pronto a smentire con novità e colpi di scena assolutamente imprevedibili, che aggiungono nel lettore quell’entusiasmo chiave che lo porta a proseguire e rimanere affascinato dall’inizio alla fine.
S’impara gradualmente ad amare i personaggi, di cui si seguono i punti di vista empatizzando con ognuno di loro. Rimarrete colpiti dalle molteplici sfaccettature di Kelsier e non potrete non affezionarvi alla simpatica Vin. Sono una coppia di protagonisti dinamici, così potenti e carismatici da non lasciare pause inutili. Ciò che però ha più importanza su tutto è l’entrare in contatto con le meccaniche di questo mondo, soprattutto per quanto concerne l’allomanzia, i Mistborn e i Misting.
“L’ultimo impero” apre le porte a una serie che trovo memorabile, un assaggio di ciò che Brandon Sanderson è riuscito a trasmettere in modo straordinario nel corso dei suoi lunghi anni di carriera, che gli hanno permesso di giungere alla meritata fama.