In cerca di vendetta, la giovane Sophia Sydney si fa assumere come agente di Bow street per avvicinare, sedurre e infine ingannare il capo Sir Ross Cannon. Solo così, lei pensa, potrà dare pace alla morte del fratello. Quando però si mettono in mezzo dei sentimenti imprevisti, tale scopo non sarà più così facile da raggiungere.
Lisa Kleypas, si sa, è sinonimo di garanzia quando si tratta di romanzi Regency. Eppure, “L’amante di Lady Sophia”, secondo della serie dedicata agli agenti di Bow Street, non può definirsi la sua opera più riuscita. L’autrice ci ha abituato con altre serie a personaggi intriganti perché fuori dagli schemi, mentre tutto qui, seppur scorrevole e tutto sommato leggero, cade negli stereotipi che fino a qualche anno fa potevano ancora intrattenere ma che ora sono vittime del tempo che passa.
La trama di fondo potrebbe sembrare interessante e per certi versi riesce a dare la giusta spinta per arrivare alla conclusione del romanzo. Ma il contesto è la trama stessa si fanno fin da subito troppo marginali, perdendo un po’ di quel guizzo iniziale. È comunque apprezzabile l’evoluzione del rapporto tra i protagonisti, che nasce dal l’inganno per trasformarsi in altro.
Anche qui, però, di fronte ai colpi di scena, non si rimane davvero emozionati come si vorrebbe nell’immaginare come le cose vanno avanti, fino almeno al finale che in qualche modo è riuscito a colpirmi e a soddisfarmi. Questo è un romanzo che potrebbe andare bene come partenza per leggere le opere della Kleypas, una storia molto semplice che fa vedere un piccolo scorcio di ciò che davvero l’autrice ha dimostrato di saper scrivere.