La vita di Adelaide è pregna di eventi che l’hanno sconvolta nel profondo, portandola a fare delle scelte di cui ancora porta il peso. Il rimpianto del “come sarebbe stato se…?” è un tormento sempre più fastidioso, con cui è difficile convivere e in cui la ragazza puntualmente si perde col pensiero.
Ma l’estate in cui decide di rimanere al campus a fare da dog sitter si rivela essere l’occasione per riprendersi tutto e ricominciare, fino a scoprire cosa è davvero importante per lei.
Con uno stile di scrittura scorrevole e diretto, E. Lockhart affronta in questo nuovo romanzo la complessità della vita adolescenziale, infondendo nel lettore una forte emotività, che porta a riflettere fino alla commozione. Lo fa giocando con un espediente fantasioso, che rende la narrazione dinamica e intrigante, senza accorgersi che il tempo sta passando. Sembra quasi uno scherzo, considerando quanto qui sia importante proprio il tempo stesso.
Così facendo si viene a conoscenza della vita di Adelaide e delle tante sfaccettature che caratterizzano il suo carattere. Ciò che salta subito all’occhio è la sua forte incertezza in tutto, data da problemi famigliari e personali che l’hanno segnata nel profondo.
Lockhart riesce a rendere una storia semplice e lineare intricata e ricca di svolte impreviste, che lasciano a bocca aperta e invogliano a continuare a girare le pagine fino al finale. Nel romanzo si parla di rimpianto, sogni e timori, ma anche di quel forte desiderio di rivalsa e di riappropriazione nei propri stessi confronti. Forse è davvero questo che manca ad Adelaide: fare più affidamento su di sé e agire con l’obiettivo di volersi un po’ più bene.
“Forse ci ritroveremo” è stata una vera e propria sorpresa, che è riuscita nel prendermi in contropiede e regalarmi una storia emozionante, superando la classicità.