Servilia ha sempre osservato la vita di Gaio Giulio Cesare da una prospettiva privilegiata, che pochi nell’esistenza dell’uomo hanno potuto avere. Un’esistenza ricca di avvenimenti e conquiste, che hanno fatto la storia di Roma, rendendo il suo nome grande e conosciuto nei secoli a venire. Ma forse, la donna non ha mai potuto godere di lui come avrebbe voluto, quasi lontana dal vero Cesare, che ha sempre visto un passo avanti a sé, fin da bambina. Un’ombra perenne in una vita di successi ma condannata a una morte certa, di cui lei ha vissuto in qualche modo ogni attimo, perché la sua presenza è stata fin dal primo istante fondamentale.
Con uno stile di scrittura coinvolgente e curato, Antonella Prenner porta il lettore in un viaggio nel tempo, verso un’epoca conosciuta sui libri di storia, che ha messo le basi per la civiltà di Roma da lì a venire. Lo fa con una cura estrema dei dettagli, data ovviamente dal suo lavoro e che quindi appassiona anche lo spettatore esterno. Viene offerto uno scorcio sulla vita di una donna che è sempre stata vicina alla figura di Giulio Cesare e che in qualche modo ne ha influenzato le azioni. Servilia ha sempre vissuto nell’occhio del ciclone, osservando vicende che riguardavano esclusivamente gli uomini, ma facendo in modo di tramare dietro le quinte, agendo per fare in modo che il suo uomo potesse andare avanti. Un percorso per nulla semplice, con ostacoli al confine tra la vita e la morte, ma che superati l’hanno fatto avanzare, fino a portarlo dove poi è arrivato. Vengono esplorati aspetti della storia sconosciuti, romanzati per rendere l’opera scorrevole e godibile, ma che approfondiscono aspetti e dettagli di un quotidiano così lontano nel tempo. “Caesar” è un romanzo storico assolutamente ben realizzato, in grado di far innamorare gli appassionati del genere a una parte di storia nota e sconosciuta al tempo stesso.