La dedizione dimostrata da Brandon Sanderson per i suoi libri è così forte da sembrare palpabile e andare oltre le parole scritte su carta, giungendo al lettore come vero e proprio amore.
È giusto sottolineare che Sanderson sia uno di quegli scrittori che, nonostante il successo avuto con le proprie opere, non ha mai lasciato a digiuno i suoi fan, offrendo con costanza e una giusta cadenza sempre nuove storie.
Quando si entra in contatto con uno dei suoi mondi, si ha subito la percezione di quanta cura sia stata impiegata nella loro stessa costruzione, così come ogni singolo personaggio magistralmente caratterizzato. Ogni aspetto dei libri è verosimile, ha una logica che fa scorrere tutto linearmente, senza incappare in situazioni che sono solite far storcere il naso al pubblico.
I suoi figli su carta non sono mai uno uguale all’altro, sia fisicamente che mentalmente. Ogni background è frutto di tempo e studio, per far incastrare ogni singolo pezzo alla perfezione, realizzando il puzzle generale.
Brandon Sanderson si dimostra sempre molto disponibile con i propri lettori, da l’idea di essere una persona molto alla mano, con cui si scambierebbero volentieri opinioni nerd per una serata intera. Proprio per questo, perché si sente “uno di noi”, penso capisca molto le esigenze del pubblico e per questo cerca sempre di non venire meno agli impegni presi a livello di scrittura.
Al contempo, sa di potersi rivolgere a persone che hanno imparato a conoscere le sue storie a menadito: per questo motivo, non prevede recap nei capitoli di una saga successivi al primo, sa di non doversi soffermare su superflui spiegoni, perché i lettori sanno subito orientarsi dal punto in cui lui li ha lasciati.
Proprio per questo, non è uno scrittore per tutti: come lui mette amore in quello che fa, anche il suo pubblico, chi lo segue assiduamente, deve fare attenzione a ogni particolare senza pensare che questo sia monotono o fuori luogo, perché ogni cosa ha un proprio senso, che verrà svelato al momento opportuno. I dettagli ampliano la conoscenza delle sue ambientazioni, dando l’impressione di poterle davvero esplorare, giungendo ai punti in comune che collegano ogni singola storia. Questo è un aspetto molto divertente e sorprendente: a ogni scoperta si rimane a bocca aperta per poi ridere dall’incredulità.
Sanderson rende interessante ogni sotto trama, lasciando la curiosità nel lettore di scoprire il destino di ogni singolo personaggio. Il suo divertimento sta nell’aggiungere a ogni occasione sempre più tasselli, che alimentano e stuzzicano sinceramente le emozioni degli altri facendoli rimanere costantemente sul filo del rasoio.
Il suo essere così cordiale lo dimostrano i video sparsi per la rete, in cui non solo lo si vede caloroso alle convention, ma anche disponibile al dialogo e a svelare qualche suo asso nella manica. Non sono un mistero infatti le innumerevoli lezioni online sulla scrittura creativa, che sono una manna dal cielo, in grado di intrattenere senza annoiare, come un vero e proprio maestro di fronte ai propri allievi. Proprio in queste occasioni, Sanderson si dimostra un pozzo infinito di conoscenza, un saggio che dona pubblicamente il privilegio di entrare davvero nella sua mente.
Non è da tutti e questo mi fa amare ancora di più uno scrittore che desidero ardentemente da anni di poter incontrare, anche solo per stringergli la mano e ringraziarlo per ogni istante in cui mi sono sentita sola e lui c’è stato attraverso i suoi personaggi, i suoi mondi, la sua scrittura.