
Anita prova fin dalla tenera età uno dei cambiamenti più grandi che si possono provare: lasciare un posto per andare a vivere in un altro. Così, all’inizio degli anni Ottanta, la famiglia Marsala parte dal sud per giungere a Stezzano in provincia di Bergamo. Per la bambina è uno shock dover abbandonare il nonno per fare i conti con un luogo che non sente suo e con tutti coloro che abitualmente la chiamano “terrona”.
Oltre a ciò deve affrontare il repentino peggioramento delle condizioni di salute della madre, che ormai passa le giornate a letto o parlando con qualcuno che vede soltanto lei. Anita non sopporta nulla e, in quest’occasione, scopre quanto siano comodi gli indumenti cosiddetti maschili e quanto sia bello indossare le cravatte di papà.
Conoscere Elena e Tina, alla scuola che inizia a frequentare, rappresenta per lei un’ancora di salvezza, come le rose davanti ai filari del vigneto del nonno. Con loro condivide gioie e dolori, creando un mondo personale in cui sentirsi davvero sé stessa. Continue reading
Chi conosce bene Licia Troisi, autrice italiana acclamata per le sue saghe fantasy, saprà bene della sua passione per l’astronomia, che l’ha portata tempo addietro a prendere una laurea in materia.
Un caso di omicidi seriali che ha sconvolto la Contea di Grant viene chiuso con l’incarcerazione di Daryl Nesbitt, momento da cui tutti possono tirare un sospiro di sollievo. Ma dopo dieci anni l’incubo torna a farsi sentire, con l’uccisione di un’altra vittima nelle stesse modalità del caso presumibilmente risolto. Daryl ha sempre dichiarato la sua innocenza e, ora che la questione è di nuovo aperta, ha inizio per l’agente Will Trent un tuffo nel passato, attraverso delle indagini che man mano sembra siano state compromesse per insabbiare qualcosa di scandaloso.
Leggere una nuova opera di Christopher Paolini mi infonde all’istante una sensazione di nostalgia davvero intensa. Ricordo ancora quando tra i banchi di scuola si leggeva e si parlava di Eragon, sua prima opera fantasy scritta e pubblicata quando era poco più di un ragazzo. Paolini è stato davvero un tassello importante per la mia crescita di lettrice, gli devo molto, soprattutto come riferimento per non arrendermi.