Dopo la fine della Grande Guerra, sembra giungere un periodo prospero e abbondante. Non sembra però questo caratterizzare Elsa Wolcott, sola e non più in età da marito, destinata a un futuro per questo infelice. Per questo si aggrappa a Rafe, che sposa subito nonostante lo conosca appena. Ora è per la famiglia Martinelli che deve lottare, per la sua fattoria e per la disperazione che gli anni Trenta portano con sé. La crisi sprona Elsa a lottare per ciò che ama, andando ancora una volta alla ricerca di un futuro migliore.
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Review Party: Recensione di “Come neve che cade” di Kristin Hannah
« Ma Vera sa bene che certe promesse non hanno senso: è inutile sia pretenderle che sentirsele rivolgere. E, quando si volta verso sua madre, quella verità è nei loro sguardi. »
Quali profondi segreti possono annidarsi nel passato di una qualsiasi famiglia? Si può davvero comprendere la sofferenza dietro a ogni più difficile decisione?
La famiglia Whitson è caratterizzata dal delicato quanto complesso rapporto tra le donne di casa, alle prese con il dramma del lutto: la madre Anya non è mai riuscita ad avere un reale legame con le figlie Meredith e Nina e con il sopraggiungere dell’età adulta i rapporti si sono sfaldati sempre di più. Ora Meredith dirige l’impresa di famiglia a Washington e Nina gira il mondo, ovunque la notizia la porti. Due sorelle opposte, ma accomunate dal desiderio di attenzione nei confronti della madre.
Ma Anja si è chiusa nel suo dolore e nell’amore per Evan che non può lasciar andare. L’attaccamento ai sentimenti e ai ricordi le fa perdere di vista il presente, in cui le figlie hanno un ruolo marginale nella sua vita. Getta tutto all’interno di una fiaba, quella della contadina Vera e del Cavaliere, in cui sfoga il desiderio di sentirsi di nuovo appartenente a qualcosa. Perché nel suo passato è nascosto qualcosa che le dà il tomento e per cui al tempo stesso vorrebbe chiedere perdono.
Può l’amore risolvere le difficoltà che bloccano la mente?
Con il suo inconfondibile stile, Kristin Hannah torna nelle librerie italiane con una storia incredibilmente ricca di particolari, che si incastrano alla perfezione tra loro fino a creare un quadro realistico e carico di emozioni. Non è un compito facile, quello di esplorare in vicende drammatiche per poter ricostruire le origini di un individuo e collocarlo nella sua vita presente. Al tempo stesso non è difficile comprendere la delusione e la rabbia negli occhi di chi vive attorno a quello stesso individuo ed è comprensibile il desiderio di allontanarsi, nonostante la forza delle proprie radici si fa sentire costantemente. La metafora della fiaba è perfetta per veicolare in un tono poetico gli orrori di un’infanzia da dimenticare e il desiderio di riscatto e perdono che ha origine dall’amore per la propria famiglia.
“Come neve che cade” è un romanzo emotivamente travolgente e sorprendentemente interessante da esplorare per l’originalità della struttura narrativa e per i colpi di scena che, nonostante si presentino delicatamente al lettore, fanno male allo stomaco e lasciano senza fiato.
Review Party: Recensione di “Vola via” di Kristin Hannah
« Ha provato ad andare avanti da sola. Ci ha provato sul serio. Ci sta ancora provando, a modo suo. Ma a volte nella vita c’è una persona che ti sostiene, che ti aiuta a reggerti in piedi, e senza quella mano a cui aggrapparti, ti ritrovi in caduta libera. Non conta quanto tu sia stata forte in passato, quanto ti impegni per mantenere l’equilibrio. »
Tully e Kate sono legate da una profonda amicizia fin dalla giovinezza. Hanno condiviso tutto, sia i momenti di gioia che quelli di dolore. Ma la notizia del tumore di Kate sfonda la loro bolla in maniera inaspettata e disorientante. Potrà la loro unione superare questo enorme male?
Grazie anche alla figlia di Kate, Marah, e ad altre incredibili donne, si andrà alla ricerca della forza di affrontare la vita, che spesso non può emergere se non attraverso i legami affettivi che non abbandonano di fronte ad alcuna difficoltà.
Ogni personaggio deve fare i conti con il dolore, specchiandosi e mettendo a nudo i propri sentimenti, ammettendo debolezze e cattivi pensieri, svuotandosi infine di tutto ciò che trasmette negatività.
Un romanzo emozionalmente complesso e straziante sull’amore, la maternità, la perdita e i nuovi inizi, “Vola via” ci ricorda che dove c’è vita, c’è speranza e dove c’è amore, c’è perdono. Kristin Hannah ha una prosa potente ed illuminante, questa ennesima opera ne è la prova.
Spesso è davvero difficile proseguire con la lettura, ma solo per l’intensità delle emozioni provate, che vogliono uscire tutte insieme, come se dovessero far esplodere cuore e mente. Vengono trattate tematiche a me molto care, con cui spesso non riesco ad essere in pace e finisco per tormentarmi, fino a sentirmi soffocare. Perché la sensazione più prorompente è di solito l’impotenza, il sentirsi inutile e incapaci di fronte a qualcosa che non si può combattere dall’esterno.
Questo libro però ha una funzione liberatoria, con cui si può trovare una valvola di sfogo e ispirazione per la propria vita.