Blogtour e Giveaway: “Portobello Road” di Annalisa Malinverno – Estratti

Siamo già giunti alla terza tappa del Blog Tour dedicato al libro di Annalisa Malinverno. E quale miglior modo di invogliare alla lettura, se non con qualche bel estratto?
Buona lettura!

Poi, ispirata dalla nostra chiacchierata, salgo in soffitta e apro l’unico scatolone ancora chiuso, frugo dentro e prendo in mano il mio ultimo manoscritto, che ho archiviato prima di lasciare Cambridge, pensando non fosse più il caso di pensare ai grandi sogni. Avevo altre cose da risolvere, questioni più pratiche legate a un momento particolare del mio passato, e al mio presente, che non sto ancora vivendo come vorrei… ma in qualche modo sta dicendomi che è tempo di ricominciare.
Anche oggi l’ha fatto.
Rimango qualche istante a pensare, prima di decidermi a rileggerlo. È un racconto che parla d’amore oltre il tempo, oltre le difficoltà, di persone, di sentimenti e anche di due donne straordinarie e meravigliosamente forti, non senza paure ma forti per la volontà e l’ostinazione di superarle, quelle paure.
Ammetto che non è stata una storia facile da scrivere e quando ho completato la prima stesura, ho dovuto lavorarci ancora molto prima di arrivare alla parola “fine”.
Finirla è stato un po’ un sollievo e un po’ no perché anche se la routine della scrittura mi appassiona da molti anni… e alzarmi o addormentarmi pensando alla prossima scena del mio racconto mi diverte, in realtà dopo quella storia non sono più riuscita a scriverne altre.
In parte per la mancanza di concentrazione, in parte perché mi manca l’ispirazione giusta per uscire da me e dal mio ambiente quotidiano, per inventare e vivere attraverso i protagonisti delle mie storie mondi paralleli come ho sempre fatto… e in buona parte perché un bel giorno mi sono incagliata come una barca fra gli scogli e sono andata a fondo miseramente nel mio mondo, quello, dove in realtà stavo vivendo. Scrivere non era più il mio primo pensiero del mattino o l’ultimo della sera.

Ed eccomi qui a iniziare una nuova giornata.
Mi chiedo se sarò mai una scrittrice o se lo sono stata?
Ho perso l’entusiasmo di un tempo. Di questo sono certa.
Le mie giornate e le mie notti a volte, in realtà si trascinano davanti allo schermo del computer o a pagine bianche, improduttive, prive di piacere e di gioia…
Di certo non sarà una magica penna dorata ad aiutarmi!
Mi alzo e raggiungo il salotto. Apro il cassetto della scrivania e la prendo. Non vedo nessuna polvere dorata sulla mia mano. Nessun luogo magico dove galoppare e sognare, nessuna fatina che arriva in mio aiuto. Nessun principe azzurro.
La richiudo ancora una volta nel cassetto.
– Ci sono solo io – dico lasciandomi andare sul divano.
Tara ieri mi ha chiesto perché ho scelto di scrivere.
Le ho risposto che io non l’ho scelto. È la stessa cosa che innamorarsi. Si sa che non è una buona idea e uno non sa come ci è arrivato, ma almeno deve provarci. Gli si dedica tutta l’energia, tutti i pensieri, tutto il tempo.
Scrivere è un atto e, come l’amore, è qualcosa che si fa, che appassiona. Non se ne conoscono le istruzioni per l’uso così s’inventa perché necessariamente devi trovare un mezzo per farlo, per riuscirci.

Sdraiata nel letto non riesco a prendere sonno, chiudo gli occhi ripensando a quello che mi ha detto Tara e con la mente rivado ai giorni precedenti. Non solo l’ho rincontrato, ma ho finito per conoscerlo meglio di quanto avrei mai creduto possibile. Ha suscitato sentimenti profondi dentro di me, emozioni che credevo sepolte da qualche tempo.
Ripenso al primo momento in cui l’ho visto, alle ore trascorse a parlare con lui, alla nostra passeggiata a cavallo e all’intera giornata… e nel farlo la tensione che mi ha tormentato poco fa, lentamente si dissolve.
Nonostante l’assillante pensiero di George, così incessante negli ultimi mesi, e le mie paure in fondo sono contenta di aver incontrato Andrew. Anzi… addirittura felice, come non mi capitava da qualche tempo. Non solo perché andiamo d’accordo, ma anche per i tanti suoi piccoli gesti.
Il suo modo di sorridere, di guardarmi, persino il modo in cui mi ha preso la mano il pomeriggio alla stazione.
Credo che il cuore sia come un pozzo profondissimo dal quale ogni tanto viene a galla qualcosa che non ci aspettiamo.
E quando succede, quando l’amore torna di nuovo a bussare alla porta del nostro cuore è come tornare alla luce dopo essere stati a lungo al buio.
Inizialmente ci sembra innaturale.
Invece poi ci accorgiamo che non lo è, e la cosa più giusta da fare è di aprire quella porta senza avere paura di farlo.

Non perdete nessuna tappa del Blog Tour, per avere la possibilità di vincere una copia del libro:

Blog Tour: “Oltre le nebbie del tempo” – Diavolo e Torre

Partecipare a progetti collettivi che mettono al centro creatività e passione è un’esperienza interessante e emozionante. Ho così l’onore di presentare e dare visibilità ad un libro che nasce da un’idea comune di scrittori e artisti, che hanno impegnato tempo e energie per vedere realizzato il loro sogno. “Oltre le nebbie del tempo” è un viaggio straordinario in cui magia e realtà si fondono e si mostrano al mondo attraverso l’arte delle parole e delle illustrazioni di chi le ha create. Protagonisti assoluti sono i tarocchi, che vi verranno presentati man mano in questo tour. Oggi è il turno del Diavolo e della Torre. Un’accoppiata perfetta, quando si tratta di distruzione e cattivi presagi.

Farete quindi la conoscenza di Aillil, ragazzo come tanti, incastrato nell’incanto provocato da una statuetta a forma di gatto, che somiglia in modo inquietante al suo vecchio Mustafa, in quel piccolo negozietto che profuma di esoterismo e mistero. Lui brama quell’oggetto, senza sapere che presto cadrà in una spirale maledetta pur di poterlo portare via con sé. Sangue e morte lo attendono. Avvolti nel manto sorprendentemente accogliente di due enormi ali nere. Un’ombra che spezza la luce.

Dalle bassezze di un inferno soltanto nominato, si passa alle vette che una Torre può raggiungere. Arabella abita quella più alta, ma non è certo la principessa imprigionata e impotente. Lei è l’Arcimaga della Gilda dell’Etere, ha delle responsabilità verso coloro che deve guidare, anche quando la situazione la pone davanti ad un conflitto d’interessi. Gunther, quello che per lei era il migliore amico di una vita, si scopre essere un Insurrezionista. La donna troverà la forza necessaria per abbattere la punizione su di lui?

Anche se in due realtà differenti, Aillil e Arabella incontrano un destino spietato, crudo, perfino ingiusto. Quando le carte vengono mescolate, i giochi sono ormai fatti. Si rimane intrappolati negli eventi, di cui si può soltanto seguirne il corso.

Review Party Tour: “L’emporio dei piccoli miracoli” di Keigo Higashino – Dietro le quinte

Il lunedì di oggi è meno traumatico degli altri! Parte infatti il Review Party Tour dedicato al nuovo libro di Keigo Higashino, in uscita per Sperling & Kupfer: “L’emporio dei piccoli miracoli”.
Di seguito tutte le informazioni utili sul libro e qualche retroscena sull’autore.
Titolo: L’emporio dei piccoli miracoli
Autore: Keigo Higashino
Pagine: 350
Prezzo: €18,50
Uscita: 20 novembre 2018
Trama: Tre giovani ladri un po’ pasticcioni – Shōta, Kōhei e Atsuya – hanno appena svaligiato una casa in una cittadina di campagna quando vengono lasciati a piedi dall’auto con cui sarebbero dovuti scappare. Decidono di nascondersi in un vecchio negozietto che sembra abbandonato, l’Emporio Namiya.
Nel cuore della notte, però, succede qualcosa di strano: una lettera viene infilata sotto la serranda abbassata dell’Emporio. È una richiesta di aiuto, indirizzata all’anziano proprietario del negozio, che anni addietro era diventato celebre perché dispensava massime di saggezza e consigli di vita a chiunque gli chiedesse una mano.
I tre decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Pensando di aver risolto la questione, tornano a discutere della fuga all’alba, ma dopo qualche istante giunge la replica, e questa volta capiscono che incredibilmente quelle lettere sono inviate da qualcuno che vive nel 1980, più di trent’anni indietro rispetto al loro presente.
Da quel momento, le lettere di aiuto si moltiplicano, inviate da nuovi mittenti, ognuno con i propri problemi. Coinvolti in quella bizzarra macchina del tempo, i tre ladri decideranno di prestare il proprio aiuto a tutti quelli che lo richiedono, provando con le loro risposte a cambiare, in meglio, il passato.
Note sull’autore: Keigo Higashino è uno dei più noti scrittori giapponesi, pubblicato in 14 Paesi. È autore bestseller di romanzi gialli e thriller-polizieschi. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, e da molte delle sue opere sono stati tratti film e serie tv di grande successo.
Nel 2006 ha vinto il Premio Naoki per “Il Sospettato X”, primo romanzo dedicato al Detective Galileo. Attualmente vive a Tokyo.
TAPPE:

Blog Tour + Giveaway: Recensione di “La tela russa” di Sofia Perin

« Alcuni anni prima pensava alla morte come a una liberazione dal dolore, ora la considerava una privazione. La vita faceva il suo corso. Il suo corpo si era abituato a vivere, e la sua mente voleva tempo per pensare. Cercava dei sensi di colpa per queste sensazioni, ma non ne trovava. Vivere era tornato a essere il suo bisogno primario. »

L’Isis è una delle piaghe peggiori dei nostri tempi. L’incubo si fa più reale quando i terroristi si accordano con la malavita russa per sferrare un attacco a Venezia. Le comunicazioni e gli accordi si fanno sempre più intensi e ferrati, i dubbi si accavallano alle certezze, il pericolo di cellule infiltrate su un fronte piuttosto che l’altro è sempre più vivido.
Asia Colmar entra in contatto con coloro che vogliono distruggere la città, in particolare con l’assassino Simon Fjòdor, una delle alte sfere dell’operazione. Ma la donna non è altre che Antonia Vega, ex agente segreto la cui vita è stata distrutta tempo prima da un evento drammatico. Nonostante ora sia sotto protezione, le sue abilità sono una risorsa troppo preziosa per non poter essere sfruttate. Per questo, il rapporto che tra lei e Simon si instaurerà sarà fondamentale per l’esito di tutta la vicenda.

La spy story scritta da Sofia Perin presenta una serie di personaggi e punti vista che uniti insieme creano una vera e propria tela narrativa articolata e in tensione, come lo stato d’animo provato dal lettore nel corso della lettura. I discorsi detti, le azioni compiute, tutto è messo in discussione costante e questo contribuisce alla realizzazione dei colpi di scena disseminati nel libro.
“La tela russa” fa riflettere sulle tematiche presentate e regala ore piacevoli a chi sceglie di dedicarci tempo.

Regole per il giveaway 

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Alla fine del giveaway verrà estratto un vincitore che vincerà una copia cartacea del libro.

Blog Tour: “Storie di cinque rose bianche” di Stefania Miduri – Quarto Racconto

« Con questa frase chiuderò il mio discorso e aprirò ufficialmente un nuovo capitolo della mia vita. Me ne andrò in vacanza e chi lo sa se riuscirò a trovare l”amore vero, non cerco qualcuno che sia in grado di completarmi perché credo di essere stata fatta intera e non esiste la mia metà, esiste solo qualcuno che è lì fuori nel mondo pronto ad accogliermi nella sua vita e a condividere le gioie, i dolori e i sacrifici. »


Oggi è il mio turno per parlarvi di una raccolta di racconti delicata quanto diretta, che punta a svelare i problemi e le difficoltà che riguardano in primo luogo le donne. “Storie di cinque rose bianche”, cinque come le donne protagoniste di ogni storia, delicate come petali di rosa ma che con l’esperienza troveranno la forza di diventare delle rose resistenti, pure e coraggiose.

Matilde ha 35 anni e ama molto il suo lavoro. Ma la gente l’ha sempre additata come la raccomandata, “la figlia di quel politico”, fin dal percorso universitario, senza mai farle valere davvero il frutto del suo impegno. Su di lei ricadono invece le decisioni e gli sbagli del padre, solo per il sangue che li lega insieme. E ogni fallimento della donna era una vittoria schiacciante per coloro che l’hanno sempre derisa.
Tutto questo perché Matilde è donna, e a trent’anni invece di pensare a sposarsi e ad avere figli porta avanti una carriera lavorativa, magari grazie ai soldi di papà.
L’incontro con Lucia le sconvolgerà definitivamente la vita. Inizierà ad interrogarsi sulla sua sessualità e i suoi sentimenti.
Ma può la figlia di un’illustre figura pubblica farsi vedere al fianco di un’altra donna?

Il racconto di Stefania Miduri mi ha fatto riflettere sul potere delle parole. È facile giudicare, è facile piegare una persona fino spezzarla. Senza sapere niente di lei, che diventa un sacco da boxe su cui scagliare l’odio e la frustrazione. Lo sviluppo della storia che porterà Matilde al vero cambiamento, ha un risvolto inaspettato che colpisce in pieno viso ancora una volta il lettore, stordendolo e lasciandolo incapace di credere, avere fiducia.
La vera forza è dentro noi stessi, non è una frase fatta. Lei è sempre lì, in alcuni più nascosta che in altri, pronta ad emergere nel momento di estremo bisogno. Per far sopravvivere e rendere la nostra vita radiosa.