Recensione: “Il profumo del mosto e dei ricordi” di Alessia Coppola

« Non puoi sapere quanto delicato sia l’universo che ciascuno tiene segreto, finché non lo infrangi e qualcosa lì dentro si rompe. »

La famiglia ci ricorda che da qualche parte nel mondo hanno sede le nostre radici. Lontane o vicine che siano, queste sono legate a filo doppio alla nostra anima, anche quando si tenta di scappare o di rinnegare il passato. Nel bene e nel male, questa è una certezza.
Lavinia credeva di sapere tutto di sé, fino a quando viene a conoscenza dell’esistenza del nonno attraverso la lettura del telegramma che ne annuncia la morte. Ancora una volta, si trova a dover fare i conti con Bianca, la perfetta, fredda e scostante madre che di nuovo le ha riempito la testa di bugie. Eppure, la giovane non può fare a meno di notare il tormento in quegli occhi identici ai suoi: un mistero si nasconde dietro la fuga della donna, qualcosa di inevitabile ma da dimenticare assolutamente. Bianca si rifiuta di avere a che fare con tutto questo, tanto da spingere la figlia ad occuparsi dell’eredità del nonno al suo posto.
Così, Lavinia parte per il Salento, destinazione Masseria Rosa Bianca. Un luogo sperduto e decadente, così diverso dall’amata Firenze, è pronta ad accoglierla con un calore umano da fare invidia al sole estivo. Tutti, lì, la conoscono, come se l’avessero vista crescere e l’avessero amata ogni giorno della sua vita. 
Decisa a chiudere la faccenda annunciando la vendita del posto, Lavinia rimane però spiazzata dai sentimenti che Rosa Bianca inizia a suscitarle, fino a mettere in discussione le proprie origini e le proprie decisioni.
Leggere un libro è un po’ come entrare nella vita di un’altra persona. La storia di Lavinia è travolgente ed emozionante oltre ogni limite, invade la mente di brividi intensi che poi si irradiano in tutto il corpo. È stato impossibile staccarsi dalle pagine, perché vitale era il desiderio di proseguire. Tutto questo è stato fattibile grazie al talento di Alessia Coppola, che ancora una volta ha saputo toccare le corde giuste, trasformando una trama apparentemente semplice in qualcosa di originale e intenso.
I suoni della natura, l’odore del fieno e degli animali, la sensazione del vino che scorre in gola. Tutto appare nitido, come se anche chi legge fosse lì, a contatto con la realtà rurale della vigna. Non è una cosa da poco, riuscire ad avere un’esperienza così immersiva attraverso le parole di un’altra persona.
Ogni personaggio in cui la protagonista si imbatte, infonde non solo nella sua anima, ma in quella del lettore stesso, una nuova consapevolezza, dettata da parole piene di saggezza, sincerità e amore. Chiunque, in un momento difficile della propria vita, vorrebbe sentirsi dire determinate frasi. La Rosa Bianca rappresenta il focolare a cui tornare per trovare la pace, per cercare le risposte, per vivere davvero la vita.
I rapporti che legano le persone coinvolte subiscono un inevitabile cambiamento. Spesso è proprio la paura di spezzare lo status quo che blocca le giornate. Il tempo scorre per inerzia, senza che qualcosa succeda davvero. I conti in sospeso si ammassano su sé stessi fino a creare una montagna, che rimane insormontabile fino a che non si trova il coraggio di tornare sui propri passi e dare a tutto una smossa. Ciò che lega Lavinia a Bianca, ma anche ciò che le lega entrambe a nonno Umberto, è qualcosa che sussurra tra le immagini dei ricordi, fino a far sentire la propria voce, urlando la verità e chiarendo i dissapori che rendevano complessi quei rapporti che solo l’amore può sciogliere.
Gli errori commessi hanno un peso consistente per tutta la vicenda: non possono essere annullati, ma accettandoli possono essere superati.
Lavinia ama la lettura e vive per l’arte, si incanta ad osservare la pioggia da dietro la finestra di casa, accarezzando il suo gatto e bevendo una tazza di tè. Ma dietro questo velo spensierato e un po’ romantico, si cela la paura di lasciarsi andare, di “perdere il controllo”, come le dice spesso Alessandro, che in punta di piedi entra nella sua vita per mostrarle la bellezza che un rudere decadente può offrire. La stessa bellezza che lui vede in lei.
I sentimenti sono importanti, di questo ci si dimentica sempre più di frequente. Troppo impegnati nel calcolare la mossa giusta, nell’evitare rischi e raggiungere ciò che conviene senza pensare a ciò che si desidera.
Per fortuna, la meraviglia della vita è tale perché avviene sempre qualcosa di magico: in modi a noi sconosciuti il “destino” interviene, contribuendo a far andare ogni tessera del puzzle al proprio posto. Solo allora, i ricordi riaffiorano, invadendo totalmente l’anima. La felicità bramata, infine, giunge. Accompagnata dal profumo inebriante del mosto d’uva appena colta.

BlogTour + Giveaway: “Wolfheart. La ragazza lupo” di Alessia Coppola – Quinta Tappa

Sono lieta di presentarvi la quinta tappa di un evento emozionante dedicato al nuovo libro di Alessia Coppola: “Wolfheart. La ragazza lupo” edito per La Corte Editore.
Seguite tutte le tappe fino al 12 novembre, per avere la possibilità di vincere una copia cartacea del libro!

TAPPE


Oggi parliamo delle creature che si nascondono tra le pagine del libro. Specifico che le descrizioni riportate non contengono anticipazioni sugli eventi salienti della storia, non abbiate timore di leggerle.
Totemki: figli diretti della terra, in stretta connessione con gli elementi. Sono umani marchiati sulla pelle e nell’anima dallo spirito del Totem. L’animale totemico diveniva un tutt’uno con il proprio portatore, mutandolo nella forma del Totem stesso. Corvo, lupo, orso, cervo, puma sono solo alcune delle forme assunte. A ogni animale magico appartiene un elemento. Agli animali con gli zoccoli appartiene l’elemento della terra; ai volatili corrispondono l’aria e i fulmini; agli animali acquatici, spetta l’acqua e i moti del mare; infine, a tutti i predatori e gli animali dotati di artigli, appartiene il fuoco. I primi Totemki erano originari delle terre selvagge del vecchio mondo. 
Damoir: Detti anche figli delle ombre, discendono dai primi due figli della dea Lilith. 
Quando furono generati non erano che ombre senza forma, vagavano sulla terra impossessandosi degli umani e, ogni volta che sorgeva il sole, il corpo ospite li cacciava ed erano costretti a cercarne un altro. L’incantesimo di uno stregone li rese di carne, fornì loro un involucro che potevano mantenere solo cibandosi di cuori umani. Da allora, iniziarono ad aggirarsi per il mondo. 
Ibridi: Sono i figli mezzosangue dei Damoir, nati da donne mortali infettate dal morso dei demoni. I loro corpi non subiscono mutazioni, restano umani, anche nel momento della morte.

Vampiri: Sovrannaturali feroci e fisicamente forti che si nutrono solo di sangue, lasciando il più delle volte le loro vittime in vita. Offrendo il proprio sangue ad un mortale, gli può permettere di diventare un figlio delle ombre. L’oscurità è la loro casa, ciò li rende malinconici, languidi. Vivono i fasti del loro tempo attraverso la memoria.

Licantropi: Uomini-lupo, lupi mannari. Si è tali fin dalla nascita o perché si viene morsi, ma secondo la leggenda sono i diretti discendenti di Romolo e Remo. La trasformazione in licantropo avviene a ogni luna piena, quando l’aroma dell’aconito e della luparia in fiore si disperdono nell’aria. Il gene viene trasmesso di generazione in generazione, saltandone una, ai maschi: le femmine, infatti, non riescono a superare la muta.
Negromanti: Stregoni in grado di riportare in vita i morti. Il settimo figlio del settimo figlio è in genere il più potente stregone o negromante della sua linea di sangue, se non della sua generazione.
Streghe – Veggenti: Donne di grande esperienza e con abilità magiche considerevoli. Nello specifico, coloro che hanno il potere della preveggenza, hanno visioni del futuro e possono stabilire contatti con la mente
Bambini Indaco: Dotati di poteri eccezionali e capacità psichiche in grado di mutare la materia. Questi bambini sono temuti e bramati solo in tenera età, perché crescendo perdono i propri poteri. 
Cosa ne pensate? Quale creatura vi affascina e quale invece vi inquieta?
GIVEAWAY

Seguendo questo regolamento potete avere la possibilità di vincere la copia cartacea messa in palio dalla casa editrice. In bocca al lupo!
– Seguite il blogtour e diventate lettori fissi dei blog partecipanti:

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Nota: Il vincitore deve risiedere in Italia o avere un recapito in Italia per ricevere il libro, in caso contrario il premio passerà a un altro lettore. 

a Rafflecopter giveaway

Segnalazione: “Wolfheart. La ragazza lupo” di Alessia Coppola

Con grande emozione presento un libro in uscita quest’oggi edito per La Corte Editore: “Wolfheart. La ragazza lupo”.
Finalmente il nuovo libro della carissima Alessia Coppola è in libreria! 
Di seguito trovate tutte le informazioni a riguardo, sappiate che consiglio caldamente l’acquisto ancor prima di averlo comprato: le storie di questa scrittrice sono una garanzia!

TITOLO: Wolfheart. La ragazza lupo
AUTORE: Alessia Coppola
EDITORE: La Corte Editore
GENERE: Urban Fantasy
PREZZO: cart. 16,90 €
PAGINE: 320
LINK AMAZON: http://amzn.to/2inyYW9




TRAMA
Aylena non è una ragazza come le altre. È stata maledetta ed è costretta a convivere con due nature: quella di demone e quella di lupo. Per liberarsi dal maleficio e ritrovare la sua umanità, dovrà così affrontare un viaggio irto di pericoli, attraverso il tempo e le distanze, che la faranno diventare una spietata cacciatrice. Ma tutto cambierà, quando arriva Adrien, un soldato a servizio di un ordine di cacciatori di creature soprannaturali. Sarà lui la chiave che le permetterà di essere finalmente libera, ma sarà anche colui che imbriglierà il suo cuore. Tra battaglie, incantesimi, segreti e cospirazioni Aylena compierà il suo destino, scoprendo però che il prezzo da pagare sarà più alto di quanto avesse mai temuto.
BIOGRAFIA 
Alessia Coppola è una scrittrice, blogger e illustratrice pugliese.
Dopo aver frequentato il liceo artistico, ha proseguito gli studi presso la Facoltà di Beni Culturali.
È anche una pittrice, con all’attivo numerose esposizioni. Da qui all’illustrazione (in particolare per l’infanzia) il passo è stato breve. È una freelance con all’attivo numerose collaborazioni. Ha inoltre ampliato gli orizzonti affermandosi anche

come grafica.

Altra grande passione è il canto: ha inciso il suo primo singolo Sognatori nel 2012, arrangiato da Marco Schnabl, fonico dei Duran Duran.
Nel 2014 ha aperto il blog letterario Anima d’Inchiostro e nel 2016 l’omonimo canale Youtube.
Ha iniziato a pubblicare nel 2005 spaziando dalla poesia, alle fiabe, dalla narrativa fantastica a quella contemporanea. Nel 2016 infatti pubblica il primo contemporaneo al femminile Il Filo Rosso per HarperCollins Italia. Nel 2018 Newton Compton Editori pubblicherà un nuovo romanzo.

Recensione: “Fire Sign: La Portatrice del Krips” di Alessia Coppola

« E rivedo quel lupo che mi faceva compagnia da bambina: i suoi occhi magnetici sono quasi un conforto, il suo manto nero brilla di sfumature scarlatte, mentre lancia un ululato che mi fa inabissare il cuore. »

Alessia Coppola è una di quelle scrittrici che ho puntato da parecchio tempo, ma di cui ancora non avevo avuto modo di leggere nulla.

Poco tempo fa mi si è presentata l’occasione, finalmente, di leggere una delle sue ultime storie pubblicate: “La portatrice del Krips”, prima novella della serie Fire Sign così composta:
-La Portatrice del Krips (23 Novembre 2015)

-La Rivolta dei Nurhan (Inedito)
-La Stella di Silver (Inedito)
Noi li chiamiamo angeli, ma non lo sono. Nurhan è il loro nome e sono i guardiani del Cosmo. Uriel è il guardiano del fuoco e ha come scopo guidare i Portatori del Krips, coloro che aprono i portali dell’Inferno e vi rinchiudono i demoni.
Se pensate che tutto questo sia assurdo, immaginate la reazione della giovane Silver, costretta a seguire il proprio destino al fianco di colui che da sempre le è stato accanto, alla ricerca di Xantu, uno dei demoni più forti e antichi esistenti.
Devo dire che questa scrittrice non ha per nulla deluso le mie aspettative. Con il suo stile di scrittura, è riuscita fin dalle prime pagine ad inglobarmi nel mondo da lei creato, fino al finale. Essendo poco più lunga di un racconto, questa storia è una lettura veloce, che fa compagnia al lettore per un paio d’ore, lasciandolo poi con il fiato sospeso e in attesa impaziente di scoprire cosa accadrà ai personaggi nel prossimo racconto. 
Come sempre, lascio il link di Amazon da cui potete comodamente acquistare il libro.