Marcel ancora non sa quanto le sue azioni stiano per cambiare radicalmente la sua vita. Il furto del preziosissimo Amuleto di Arenzal lo mette sulla stessa strada del mercenario Alaster, che senza indugio l’ha tratto in salvo diventando la sua personale guardia del corpo. Il viaggio verso il famigerato Occhio del Drago, antico quanto magico artefatto, sarà per loro l’avventura più incredibile mai sperimentata, in grado di cambiarli per sempre e di far evolvere le sorti dei popoli perennemente in guerra.
Con fluidità e trasporto, Leonardo Tomer conduce il lettore in un mondo fantastico, in cui una guerra millenaria perduta nel tempo, ha fatto in modo che le razze esistenti covassero in sé sentimenti di odio, che accrescendosi hanno portato agli assetti politici e territoriali vigenti, con un flebile equilibrio a dividerle. La tensione è percepibile all’istante, così come il peso della missione che i protagonisti devono portare a termine. La figura del drago è sempre stata tra le più iconiche del genere, una creatura antica e potente che mi ha sempre affascinato e che ha sempre popolato le mie fantasie di bambina. Qui, tornano fieri grazie a uno scrittore che sa bene come congegnare un’ambientazione di questo tipo, offrendo una storia avvincente e ricca di particolari. Come nelle migliori delle avventure, si respira quel mix di timore, sollievo e divertimento che tiene alta l’attenzione e invoglia chi legge a proseguire fino alla fine. Non ho potuto fare a meno di adorare la maga Myra, studentessa espulsa dalla Scuola di Magia e che si rivelerà una valida compagna. Tutti i personaggi dovranno mettere in discussione i propri ideali se vorranno trovare una soluzione ai pericoli e agli ostacoli che si pareranno loro davanti. Sono rimasta piacevolmente soddisfatta da quest’opera inaspettata e non posso nascondere la curiosità di scoprire come la storia andrà avanti.
“Le Cronache di Alaster” risveglia il fantasy nazionale dando nuova linfa, rivelandosi una lettura appassionante e che sa come conquistare.