Sempre alla ricerca del guadagno, Colter Shaw attraversa gli Stati Uniti da un capo all’altro in qualità di cacciatore di ricompense. I suoi servigi lo portano a invischiarsi in casi di cronaca nera, quando nemmeno la polizia sa più cosa fare e non resta altro che il suo sangue freddo a evitare che le situazioni precipitino.
La disperazione di un uomo lo porta a Chicago, alla ricerca di un’artista inspiegabilmente scomparsa i cui risvolti si riveleranno essere più inquietanti del previsto.
Successivamente, gli eventi lo portano in Kansas, a gestire una trattativa per salvare gli ostaggi da una situazione che rischia seriamente di diventare mortale.
Sono dell’idea che, per quanto riguarda certi autori, diventi difficile recuperare tutto ciò che hanno scritto. Jeffery Deaver è uno di quegli scrittori che ha pubblicato ormai tanti romanzi e che per leggerli tutti sarebbe necessario dedicargli un anno intero, senza fare eccezioni.
Per fortuna, però, la serie dedicata a Colter Shaw conta al momento soltanto due volumi più quello in questione, che racchiude in sé due novelle introduttive e di passaggio del personaggio. “Scomparsa” e “Il secondo ostaggio” sono due racconti davvero brevi, che vi porteranno via giusto un’oretta e che può essere propedeutica e decisiva per scegliere se recuperare i romanzi più lunghi con lui protagonista.
La figura di Shaw è avvolta da un velo di mistero che affascina e che nasconde un passato apparentemente difficile, che l’ha indurito dentro e l’ha portato a una vita solitaria.
Deaver è un vero esperto, sembra quasi superfluo dire quanto gli avvenimenti descritti, anche quelli concisi come in questo libro, seguano un filo conduttore logico e senza contraddizioni, che regala minuti d’intrattenimento da cui è difficile staccarsi.
L’azione vi terrà costantemente incollati alle pagine, introducendovi a un mondo investigativo caratterizzato da un protagonista particolare, originale e per certi aspetti controverso, che penso proprio susciterà interessi e consensi.