Le Leggi di Gaia sono imperiture, crudeli e ineluttabili. Al calare di una stagione ne ha inizio un’altra, in un ciclo infinito di inizio e fine cadenzato con estrema precisione. Quello che non si sa di questo cambiamento, è ciò che deve capitare a chi reincarna le stagioni stesse: Jack, appartenente all’Inverno, è così costretto a uccidere l’Autunno e a soccombere per mano della Primavera. Amber, Julio e Fleur sono i suoi compagni in questo moto perpetuo, corrispondenti rispettivamente Autunno, Estate e Primavera. Non ci sono coinvolgimenti, solo un eseguire ciò per cui sono stati scelti e addestrati. Ma quando Fleur non è in grado di uccidere Jack, perché entrambi iniziano a provare qualcosa reciprocamente, ha inizio una lotta verso la libertà, per spezzare le catene naturali e sovvertire a un sistema drammatico che non accetta eccezioni.
“Ragazzi della tempesta” è uno di quei romanzi che, solo guardandolo, sapevo che mi avrebbe completamente avvinta a sé. La narrazione in prima persona, che di solito finisce col stancarmi, ha avuto invece l’effetto di farmi sentire ancora più dentro alla storia. Grazie a ciò, entrare nella vita di Jack è stato semplice e naturale, così come empatizzare con i suoi drammi e con il destino segnato per l’eternità. L’azione è il cuore pulsante dell’intero libro, che grazie allo stile fluido dell’autrice scorre piacevolmente, diventando sempre più incalzante a ogni capitolo. Quella della Cosimano è una storia in cui il libero arbitrio e la ribellione sono alla base di tutto, in lotta per rompere uno schema che sembra davvero impossibile da tirare giù. La natura è sopra a ogni cosa e sa che deve fare il suo corso, qualsiasi cosa accada, senza inciampare in sé stessa. Le leggi e la mitologia che caratterizzano il romanzo sono intriganti e costituiscono delle basi solide su cui poggiano gli avvenimenti specifici. La parte romantica, per mio gusto personale, non mi ha particolarmente coinvolto ma ho apprezzato alla follia i legami di amicizia tra i personaggi, un elemento di straordinaria forza che è fondamentale per la guerra che i coinvolti decideranno di intraprendere. Con loro si provano gioia e dolore, sollievo e sconforto, ma tutto è indirizzato verso la solidità delle proprie scelte, che possono essere compiute anche quando tutto sembra avverso. Non rimarrete di certo delusi da “Ragazzi della tempesta” un romanzo che sa conquistare attraverso elementi tipici del genere e temi forti che infondono entusiasmo.