Assecondando il destino che le ha fatte incontrare, Alice, Ji Sun, Margaret e Lainey stringono tra loro un forte legame, un’amicizia che spiazza per tutti i punti in comune che hanno tra loro. La vita, però, è fatta di alti e bassi: solo grazie al sostegno reciproco sapranno affrontare i momenti più bui e gioire delle piccole vittorie di ognuna, con un trasporto che il tempo non sa logorare.
Il romanzo di Elizabeth Ames è un tributo appassionante dal punto di vista emotivo nei confronti di una tematica quale l’amicizia che è parte fondamentale della vita di ognuno di noi. Osservare come il rapporto tra le protagoniste evolve dall’adolescenza all’età adulta, producendo cambiamenti individuali ma rimanendo una forza collettiva costante, commuove e fa desiderare di poter avere un legame del genere nella propria realtà. Non è così facile e scontato che avvenga, questo chiunque lo sa, ma “Le amiche” è in grado di far sognare a occhi aperti grazie a una vicenda umana e comune che nel suo essere unica diventa speciale.
La Ames ha saputo rappresentare su carta una storia che poteva sembrare banale e scontata, ma grazie a come ha narrato il tutto ha saputo elevarsi come valida lettura sul tema valorizzando in modo originale i sentimenti a tutto tondo delle quattro ragazze. Non è facile gestire più personaggi contemporaneamente, soprattutto quando tutti sono in egual modo protagonisti, ma la scrittrice ha dimostrato controllo e dedizione per il suo libro offrendo profili fisici e psicologici ben distinti e diversi tra loro, dando la possibilità al lettore di identificarsi più facilmente in una piuttosto che in un’altra.
In un mondo in cui il sostegno tra donne lascia sempre più spazio all’egoismo e al tornaconto, “Le amiche” dimostra a quei lettori che sanno andare oltre le apparenze che esiste ancora la fiducia nel prossimo, coltivata solo grazie alla volontà del singolo che non vuole smettere di avere speranza e di mostrarsi ancora umano, in grado non solo di agire razionalmente ma di potersi far guidare dalle emozioni senza per questo dover provare imbarazzo.
Solo così il romanzo di Elizabeth Ames avrà vinto, diffondendo nel suo piccolo un briciolo di amore che scalda il cuore e infonde un’incredibile energia.


Le avventure degli storici più intraprendenti di sempre tornano ora con questo nuovo imperdibile capitolo. Madeleine “Max” Maxwell, ormai storica incallita, vede la sua carriera in ascesa e un attaccamento all’Istituto Saint Mary invidiabile. Ora, Max e colleghi dovranno fare i conti con l’epoca vittoriana, a stretto contatto con uno degli assassini più noti e pericolosi: Jack lo Squartatore. La faccenda sarà fin da subito rischiosa oltre ogni previsione e sarà lei per prima a trovarsi seriamente in pericolo. Le esperienze passate non bastano quando si ha a che fare in prima persona con la concreta possibilità di morire e in una situazione che, per la prima volta, metterà in serio pericolo l’esistenza stessa della casa degli storici curiosi.
Un paio di giorni fa abbiamo parlato di un saggio a firma di Agatha Christie volto a indagare la figura della mitica Miss Marple. Oggi, con “Testa d’uovo. La saggezza di Poirot” arriva il turno dello straordinario investigatore Hercule Poirot, anche lui importantissima figura del genere giallo protagonista di molti romanzi scritti dalla Christie.
Quella della Corea è una cultura tanto affascinante quanto particolare e a tratti controversa, soprattutto per chi ne vive una totalmente differente.