Non solo i legami di sangue possono unire delle anime indissolubilmente.
Questo è ciò che capita a Lucy e alla sua famiglia, quando insieme si trasferiscono a Brisbane in una casa accogliente e apparentemente comune. Ma questa è stata la dimora per una vita intera di Elsie, una novantenne che è ora costretta a trasferirsi in una casa di riposo per avere le cure più adatte alle sue esigenze.
Lucy e Ben cercano quindi di cominciare la loro nuova vita, rinunciando agli sbandi di coppia per far fronte alle gioie e i doveri della genitorialità: aggrapparsi ai bei ricordi li aiuta a vivere meglio il presente e ad affrontare con meno paura il futuro.
Sarà la casa, in quel momento, a parlare per loro, attraverso oggetti, lettere, fotografie che richiamano la vita di Elsie, una donna che ha vissuto innumerevoli esperienze che possono essere di grande insegnamento per la copia che l’ha succeduta nella sua casa.
Con il suo romanzo “La casa delle giovani spose”, Ashley Hay insegna come ogni dettaglio o piccola decisione rendono grande una vita nel loro insieme. Ha una storia piena di amore e di legami umani, che s’intrecciano tra loro in modo molto emozionante e inaspettato. I ricordi che si susseguono raccontano una vicenda realistica e assolutamente amabile, che hanno come risultato quello di riempire il cuore del lettore di speranza e conforto.
Il tema della maternità viene affrontato dall’autrice attraverso elementi delicati e sorprendenti per l’originalità con cui vengono espressi certi concetti. Questo estende esponenzialmente il significato di essere genitori, soprattutto per l’importanza che viene data alla paternità, spesso un argomento trascurato o sottovalutato.
Elsie e Lucy vivono un rapporto simbiontico nonostante siano agli antipodi con i traguardi della vita, ma l’una vede delle risoluzioni nell’altra, in uno scambio silenzioso di esperienze che arricchiscono le due donne vicendevolmente, senza finire mai di imparare.
“La casa delle giovani spose” è un’opera che va alla riscoperta delle origini per riscoprire i piccoli doni della vita e prendere insegnamento da chi ci ha preceduto.