Raggiungere i propri sogni non è mai semplice. Ogni passo in avanti richiede tempo, impegno, pazienza e fatica. Spesso, anche il più piccolo fallimento è determinante.
Laura ha le idee chiare su quale sia il suo obiettivo più grande. Si circonda di passioni e attività, ma è il teatro ciò che più di tutto la rende davvero viva. Quando calca il palcoscenico la fa sentire da sempre così, ma è l’occasione che il regista Alexandre le concede che fa scattare una molla che rivoluzionerà in maniera definitiva la sua vita.
Ma anche nelle passioni, non tutto è solo forza. Tirare fuori ed esprimere le proprie debolezze può diventare il vero potere di una persona.
La complicità di chi la circonda, l’aiuterà a scoprire di sé ogni lato nascosto e andare fiera del proprio animo, a tutto tondo.
“Della vita un sogno” presenta un amore, quello per il teatro, che mi sta davvero molto a cuore fin da bambina e che ha saputo spingermi a leggere la storia fino alla fine. Nonostante uno stile di scrittura ancora un po’ acerbo e agli albori, Roberta Bramante esprime le gioie e i dolori attraverso Laura, una ragazza in cui chiunque voglia realizzare un sogno può rispecchiarsi. L’esperienza più interessante è quella dell’empatia, soprattutto nei momenti di sconforto o abbandono, quegli istanti in cui decidere se proseguire o meno sulla strada prefissata è cruciale. Molte volte, specie negli ultimi anni, mi è capitato di pensare che i sogni non possono portare a nulla. Conseguentemente ho abbandonato progetti, interrotto percorsi, trascinando con me il bruciore del rimpianto e della sconfitta. Questo libro è nuova linfa di speranza, un inno al credere una volta in più nelle proprie capacità.