« Ma i sogni a volte hanno significati nascosti. Sono convinta che alcuni siano premonitori, una specie di anteprima di cosa capiterà.
Poterli leggere e magari capirci qualcosa sarebbe senz’altro un vantaggio per sopravvivere. »
Questa storia è un’esperienza che può riguardare chiunque. Non è poi così tanto raro avere sogni che rasentano la realtà. Spesso capita di svegliarsi ancora con le sensazioni provate nel sonno ancora addosso. Ma se oltre a queste, si iniziasse a provare dolore?
Adam ha iniziato a fare degli incubi strani, eppure è convinto di essere semplicemente un sonnambulo. Di notte vaga per il suo piccolo paese per poi ritrovarsi in mezzo al bosco, in fuga da entità misteriose pronte a tutto pur di ghermirlo. Sa bene che il sogno è tale proprio perché frutto dell’inconscio; solo la spossatezza quotidiana inizia ad essere pesante. Se già normalmente preferisce restare in disparte, il rischio che le voci sul suo conto si diffondano potrebbero portarlo ad essere additato come il pazzo del villaggio.
Ma è vitale il desiderio di venire a capo di situazioni a noi sconosciute.
Così, Adam si avvicina sempre più a Nina, l’altra sonnambula di quartiere, per capire se c’è una spiegazione a ciò che gli sta succedendo. Possibile che tutto quello che la ragazza sa dirgli è che i sogni rappresentano delle prove divine in cui loro sono solo due degli Eletti?
Lo stato confusionario in cui si trova il ragazzo è lo schermo attraverso cui il lettore assiste all’intera storia. Pagina dopo pagina ci si avvicina sempre di più alla verità, che anziché chiarire e tranquillizzare disorienta e intimorisce. L’accostamento tra sogno e mitologia è uno degli elementi di trama più interessante e originale delle letture di quest’ultimo periodo. Lo stile di scrittura dell’autrice è semplice ma fluente, il romanzo quindi scorre velocemente e senza intoppi. I protagonisti, nonostante siano l’uno l’opposto dell’altra, risultano essere un’accoppiata tutto sommato vincente. Le loro diversità fanno sì che lo svolgimento e rivelazione dei misteri vengano presentati in maniera imprevedibile e inaspettata. Adam e Nina non sono al di sopra delle parti, ma in balia di eventi che tempestivamente devono cercare di comprendere se non vogliono soccombere, sia nel sogno che nella realtà.
“The Chosen Ones – Becoming Luciel” si presenta come una sorta di survival game mortale in cui le percezioni vengono messe a dura prova: il salto tra illusione e realtà non è mai scontato e bisogna sempre rimanere in allerta per poter andare avanti, fino al finale, un time out sorprendente prima di accedere al livello successivo.
Un inizio di trilogia intrigante, spero di poter leggere al più presto il seguito!
In effetti la definizione survival game calza a pennello.