Lucy quindi non ha altra scelta che aprirsi a quegli sconosciuti e iniziare a raccontare la sua vita, alla scoperta di sé stessa.
“Dove la terra trema” è un thriller dal ritmo narrativo molto particolare. Se solitamente la suspence è data dalla descrizione degli avvenimenti uno dopo l’altro, che sia dal punto di vista della vittima, del carnefice, dell’investigatore al suo inseguimento, in questo caso è la voce interiore della protagonista, apparentemente esterna ai fatti, che inquieta fino al punto di avere agitazione nel proseguire con la lettura.
Sull’ambientazione nipponica non ho nulla da dire, il Giappone è la mia meta prediletta, luogo a cui sono legata fin da bambina e che spero almeno una volta di poter visitare. In attesa di questo mi tuffo in opere che parlino della metropoli, della cultura, della storia. Anche se non è il punto focale del romanzo, vengono lasciati al lettore degli spunti interessanti legati ad esso, a cui non sono proprio riuscita a resistere. Anche solo una frase giapponese scritta qua e là mi fa battere il cuore e mi fa desiderare ancora di più di essere lì.
Ma il Giappone, come qualsiasi altro paese, ha un enorme fascino, tanto quanto l’orrore che cerca costantemente di celare.
“Dove la terra trema” mostra il chiaro scuro di una società imperfetta attraverso una trama coinvolgente e ben scritta. Sono davvero curiosa di vederne la trasposizione del film, in uscita entro la fine del 2019.