« Dall’espressione sul suo viso immaginavo che dentro di sé non sperasse altro che assistere a un’orribile scena di violenza domestica con grida e spargimento di sangue. »
Quando la loro madre decide di trasferirsi a Holwell, nella casa in cui abita il nuovo marito Dave, i figli Molly e Michael, sanno già quanto insensata sia questa scelta. La campagna sconfinata domina il paesaggio, circondando in un modo quasi soffocante la chiesa abbandonata al fianco della casa e il cimitero, poco lontano. Come se questo già non bastasse, l’elemento più inquietante si trova proprio all’interno della dimora: la figlia di Dave, Heather, si aggira silenziosa tra le stanze, alla ricerca di un guaio o un qualcosa di più terribile cui assistere. Quando la bambina inizia a minacciarli, sostenendo di essere in contatto con lo spirito della piccola Helen, l’atmosfera si raffredderà come la più gelata di tutto l’inverno.
“Quando Helen verrà a prenderti” è una storia dell’orrore dedicata ad un pubblico giovane, ma che riesce egregiamente ad intrattenere e inquietare anche i lettori più adulti. Il sovrannaturale mi terrorizza, perché non se ne capiscono le logiche e sembra che la vendetta e il tormento siano una costante per gli spiriti rimasti bloccati in un luogo fisico. Scavando più a fondo si esplorano storie oscure e terribili, spesso così ingiuste da non dover mai succedere.
Il libro di Mary Downing Jacob mi ha ricordato in parte gli elementi che contraddistinguono i racconti della collana “Piccoli Brividi” con una componente più seria e matura che l’avvicina di gran lunga a una trama del calibro di King, Barker o Lovecraft. Dimenticherete di star assistendo a vicende che anche i ragazzini possono leggere e verrete inglobati in una sfera di pura paura che coinvolge, intrattiene e si appiccica alla pelle, come il sudore freddo che corre lungo la schiena.