Misteriosi quanto terrificanti fatti stanno per sconvolgere il piccolo paesino nel Kenter, Ash. Non solo sono fatti che odorano di morte, ma che si tingono del sangue rosso e innocente di una serie di bambine trovate prive di vita.
Per dare giustizia al dolore dei cittadini, Fedor Chestel e Delvin Fraser si addentrano sempre di più nella vicenda. Stare attenti agli indizi che si presentano davanti agli occhi e cercare di ascoltare la voce soffocata in eterno delle vittime diventa il loro pane quotidiano. Ma il tempo scorre e loro hanno solo sette giorni per riuscire a venire a capo della vicenda.
Il primo elemento che spicca quando ci si trova di fronte a “Il mistero di Ash”, è sicuramente quello che richiama i Penny Dreadfuls inglesi, pubblicati a puntate sui quotidiani dell’epoca per intrattenere il proprio pubblico. A maggior ragione, possiamo definire questo primo breve libro come la prima di tante indagini in cui i protagonisti si imbatteranno. Ho adorato l’atmosfera gotica e a tratti horror che costantemente si respira nella piccola cittadina in cui la vicenda è calata e il costante far credere al lettore che nulla è come sembra in apparenza. Come accade agli investigatori, anche chi legge non può fare a meno di porsi domande e di interfacciarsi con la realtà mista a un qualcosa che può sembrare fantasia e che va al di là dell’umana comprensione.
Si rimane impietriti di fronte alla crudeltà e al massacro di anime innocenti, tali perché appartenenti a dei bambini, e questo rende il tutto ancora più inquietante e folle. Approfondire le indagini può voler dire solo una cosa: sprofondare in orrori che forse sarebbe meglio non scoperchiare e per cui ci sarà chi lotterà proprio per affossare la verità.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi principali: Fedor e Delvin ricordano inevitabilmente la squadra intramontabile di Sherlock/Watson, e penso che siano uno splendido tributo ai protagonisti dei gialli di Arthur Conan Doyle.
Con uno stile semplice e molto scorrevole, la Shyller ha saputo tentarmi con una storia dalle tinte a cavallo del thriller e del noir, con una storia che lascia fin dall’inizio sul filo del rasoio.
La Segreti in Giallo Edizioni ha fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della cura grafica, che mi ha colpito subito per lo stile, perfetto per centrare al meglio la storia.
Sono molto curiosa di tornare nel mondo paranormale creato dalla scrittrice, soprattutto per soddisfare il cliffhanger che caratterizza la fine di questa prima avventura.
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