Per scappare dal dolore, Lucy parte e va a vivere in un paesino sperduto della Virginia. Ma qui il passato torna prepotente, offrendole però un’eredità inaspettata: una casa nuova, ereditata, tutta per sé. Mentre lotta contro uno sconosciuto bello e dannato, comparso all’improvviso pretendendo diritti sull’abitazione, inizia per la donna un viaggio tra quelle oscure stanze, alla ricerca della risoluzione dei misteri che riguardano parte della vita di sua madre.
Quando si dice di non giudicare un romanzo dalla copertina, il libro della Taylor è l’esempio perfetto. La sua opera infatti non è tutta rose e fiori come si potrebbe pensare, quanto un’avventura piena di tensione e a tratti inquietante, in grado di spazzare via ogni traccia di scena zuccherosa.
Quella di Lucy è una storia narrata in modo lineare, ma nascondendo in sé salti pindarici tra passato e presente, alla ricerca di traccie di memoria ancora esistenti riconducibili alla vita di sua madre, una donna che pensava di conoscere fino al suo ultimo respiro ma che in realtà aveva molto più da nascondere di quanto si possa pensare.
La protagonista sarà così costretta a mettere in discussione tutto ciò che ha conosciuto fino a quel momento e andare alla scoperta di qualcosa che potrebbe sconvolgerla oltre le aspettative. Il tutto è narrato attraverso una cura estrema delle emozioni, calibrate e trasmesse al lettore secondo un ritmo ben preciso. Sembra strano, in quanto le emozioni dovrebbero essere libere di sfogarsi senza freni, ma in questo la Taylor ha la capacità di far decidere inconsciamente come sentirsi tra una scena e l’altra.
Da una base apparentemente semplice si sviluppa una trama sempre più fitta e intrigante, che sorprende il lettore per ogni imprevisto, prendendolo quasi in giro perché lui stesso non riesce a capacitarsi di ciò che sta accadendo.
“Segreti, bugie e una tazza di tè” è una lettura inaspettata che non si può non consigliare, un romanzo che corre via veloce regalando ore di puro godimento letterario.