Quando penso alla bellezza del cosmo, non posso fare a meno di pensare all’arte: artisti su artisti si sono cimentati nel corso dei secoli nel dipingere una propria versione delle stelle, lasciando un marchio indelebile nella storia del personale punto di vista.
Il più noto e affascinante è probabilmente il cielo notturno dipinto a fine 1800 dal grandissimo pittore Van Gogh, una vista incredibile che lo accompagnò nei giorni di ricovero presso Saint-Rémy.
Ho una particolare passione per la cultura egizia antica, ma è solo grazie alla ricerca svolta per questo articolo ho potuto scoprire che un cielo stellato è stato dipinto nella tomba della regina Nefertari, per accompagnarne il sonno eterno. Sono rimasta subito colpita dalle immagini, non oso immaginare come possa essere dal vivo!
Ma probabilmente il quadro artistico a cui sono più legata è “Icaro” di Henri Matisse, dipinto in tarda età nel 1947. Lo sono perché è stato un quadro che ho riprodotto io stessa alle scuole medie e da allora conserva un posto sulla parete della mia vecchia stanza.
Motivo di studi al liceo è stato il Duomo di San Gimignano, una struttura dall’innegabile valore artistico che conserva in sé delle meravigliose volte dipinte a cielo stellato.
Dal vivo ho avuto l’opportunità di poter visitare la Cappella degli Scrovegni situata a Padova, dipinta dall’artista Giotto e che mi ha lasciato senza fiato per la cura dei dettagli e lo sfarzo che questi trasmettono.
Ce ne sono un’infinità di opere artistiche legate alle stelle e al cosmo, in ogni forma possibile. Vero è che tutto questo è come se avesse un ascendente sull’uomo, che può sentirsi fortunato nel poter alzare gli occhi al cielo e vedere anche solo una piccolissima parte di un qualcosa di molto più grande e tanto affascinante da spingere gli studiosi a fare ricerche e teorie, ponendosi domande e cercando ogni giorno le risposte sulle nostre stesse origini.