Come scoprirete fin da subito aprendo la prima pagina di questo romanzo, “Soltanto mia” ha una storia forte e incisiva, che sa colpire nei punti giusti l’animo del lettore. Quando si tratta di personaggi trovo sempre un po’ difficoltoso stilarne un profilo senza approfondire troppo per evitare anticipazioni sulla lettura: questo caso specifico è forse il più complesso, ma al tempo stesso interessante, da affrontare. Sarà facile descrivere personaggi positivi, così come quelli negativi e le loro evoluzioni. Ma provate a pensare di immedesimarvi nell’orco della situazione, nel mostro dentro all’armadio, nella bestia che ferisce fisicamente e mentalmente.
Oggi si parla di Gabriele e della sua relazione con Federica.
Sembrava una favola la loro, incontrati per caso su un treno e piaciuti in un modo che sembrava per entrambi speciale. Un’emozione che travolge e con la sua potenza ha portato i due a decidere di rivedersi.
Ma dietro alla dolcezza di Gabriele si sono sempre nascoste una moltitudine di bugie: il rapporto finito con la ex moglie e il mantenere l’orgoglio di uomo che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, specialmente da lei, fanno subito scattare un campanello d’allarme nel lettore, che vede nei suoi pensieri un senso di irrispettoso atteggiamento nei confronti di un’altra persona. Eppure, con Federica sembra avere dei modi completamente diversi, attento, dolce e romantico.
La frequentazione con la donna parte più frenata del previsto: l’emozione iniziale ha lasciato spazio a risposte brevi e titubanti, senza ancora la possibilità di rivedersi. Gabriele vede in lei un sogno da raggiungere e passa tutto il tempo sfogliando gli album delle sue fotografie su Facebook, ripercorrendo una vita, anch’essa attraversata da un divorzio e dei figli, che le sembra tanto lontana quanto simile e combaciante con la sua.
Per conquistarla davvero, Gabriele inizia a riempire Federica di attenzioni, che fanno subito breccia in un cuore fragile e ferito da una relazione finita male. Anche per lei, ora Gabriele è l’uomo dei suoi sogni, nonostante le denunce per molestia da parte della ex moglie siano state giudicate veritiere. A colpirla però è la sua sincerità: non ha battuto ciglio mentre le raccontava l’ingiustizia subita nel vedersi togliere da una donna arrogante e prepotente la custodia dei figli che ora può vedere solo sotto osservazione di terzi. Così infine, dopo giorni d’insistenza per rivedersi, Federica accetta di stare con lui una notte, da cui il declino ha inizio.
È difficile capire cosa scatta nella mente di un uomo che si rivela violento e possessivo oltre l’ossessione, ma gli autori cercano in un modo egregio di farlo passare, senza per questo giustificare il carnefice. Gabriele cade sempre più in una spirale di ossessione che va oltre l’amore, in cui Federica è l’oggetto del desiderio da esibire davanti a tutti e far capire agli altri che lei è sua e di nessun altro. Parole forti e molto pericolose, soprattutto per i risvolti che avrà nella relazione.
Questa è solo la punta dell’iceberg di tutti gli elementi che Puglisi e Montorsi affrontano in questo breve romanzo, una frenesia di avvenimenti dopo l’altra in cui tutto è fuori controllo, fino alle battute finali che colpiscono definitivamente facendo comprendere il vero significato del loro lavoro.