Il romanzo d’esordio di Emma Mei ha due protagonisti molto, molto interessanti: Doris e Mextli.
Doris Wright si presenta subito come una donna con la testa sulle spalle, con un lavoro d’ufficio che le ha permesso di fare esperienza all’interno dell’azienda dei Foster. Ha un intelletto sopraffino che l’ha portata a ottenere un’importante borsa di studio che è determinata ora a concludere con la tanto ambita laurea. Le cose sembrano andarle a gonfie vele, ma non è tutto oro ciò che luccica. Doris ha dovuto sempre lottare nella vita, contro coloro che la vedevano diversa, troppo grassa rispetto agli standard, goffa e sfigata. Ha ingoiato una presa in giro dopo l’altra, ogni “Doris-bigné” che le è stato sputato addosso giorno dopo giorno, sperando prima o poi che il tempo degli immaturi finisse e che le persone potessero vedere oltre le apparenze e capire che lei nel suo corpo si sente bene così com’è e ogni giorno se ne prende cura per la sua soddisfazione personale. Ad accettarla ci sono Simon e Caroline, che sostengono la ragazza in ogni sua decisione. Dopo due anni dalle sue dimissioni per completare gli studi, Doris lavora come cameriera al 50’s, dove il passato non l’ha lasciata perché frequentato assiduamente dal figlio del suo capo: Mextli.
Mextli Foster, invece, sembra essere un uomo di tutt’altra pelle. Il suo nome fa riferimento al dio azteco della guerra, la cui forza è il simbolo di quella che ha dovuto avere lui dopo una nascita prematura e pertanto pericolosa. Non se l’è fatto ripetere due volte: lui è davvero una persona forte, determinata e che sa quello che vuole. Conducendo con il padre l’azienda di famiglia, l’uomo ha sempre vissuto in una situazione privilegiata, guardando tutti dall’alto in basso e con l’assoluta convinzione che pochi siano alla sua altezza. Non ha legami particolari e non ha intenzione di averne soprattutto quando si tratta di donne: se si parla di qualcosa in più che il semplice divertirsi sotto alle lenzuola non è qualcosa che fa per lui. Non vede, infatti, di buon occhio il matrimonio dell’amico Paul, ma è ben contento di andare a festeggiare il suo addio al celibato nel più classico dei modi: in un locale di spogliarelliste. Lo stesso in cui Doris lavora come cameriera negli ultimi due anni. Mextli e il suo gruppo di amici non perdono occasione per denigrarla e offenderla, eppure quella sera qualcosa negli occhi della ragazza è cambiato: c’è una luce diversa, come di forza e determinazione, quella che non la fa cedere chinando il capo ma la fa rimanere in piedi e rispondere a tono ai commenti negativi di certo non richiesti. Qualcosa scatterà in Mex, che lo porterà a volerla conoscere maggiormente, soprattutto dopo aver scoperto aspetti del suo passato che lo fanno sentire male per il modo in cui l’ha trattata fino a quel momento.
Potrebbero sembrare personaggi stereotipati, ma posso assicurarvi che questa coppia non deluderà le aspettative! “Sweet Doris” è una storia che ha soprattutto forza in questo: combattere gli stereotipi e parlare di amore in ogni sua forma.
Doris e Mex sono due personaggi particolari che si distinguono molto dai soliti che troviamo nei romanzi di questo tipo. a me sono piaciuto molto soprattutto per l’evoluzione che hanno durante la narrazione
Grazie! <3