« Il bello di vivere lontani dal centro di Tokyo è proprio questo. Puoi ancora fingere di essere solo, di non dover affrontare i volti della gente e la metropolitana sovraffollata, le piazze gremite di pendolari e studenti. Puoi respirare aria pulita, sentire i profumi delle piante, della terra umida, e assaporare il silenzio, quello vero, così assordante che ti culla per tutta la notte. »
Isabel parte per il Giappone avendo ben chiari in mente i propri obiettivi. Il suo unico pensiero è dedicarsi completamente al disegno, estensione del corpo e dell’anima, e vede nell’oriente un’ottima fonte di ispirazione. Sostenuta dal fidanzato Tyler e dall’amica Mei, la ragazza vive una vita tranquilla e normale.
Non può di certo immaginare che su di lei stia per piombare una forte tempesta, che prende il nome di un amico di Ty, Ryuu. Imperscrutabile, schivo ma attento ad ogni cosa, Ryuu entra in contatto con lei in quanto esperto di kinbaku: l’arte delle legature attraverso nodi e corde. Isabel rimane affascinata e sorprendentemente incuriosita, fino a volerne sapere ogni dettaglio per poterlo rappresentare il più accuratamente possibile nella sua arte. Per questo, inizia a prendere lezioni da lui, a frequentarlo e a conoscerlo, tra un nodo stretto e l’altro sciolto.
Ben presto dovranno entrambi fare i conti con un legame ancora più forte, che avvinghia sempre più le loro anime tra loro in una danza passionale di sguardi, sfioramenti e cuori.
Non sapevo davvero cosa aspettarmi dal libro di Mia Another, ma sicuramente l’ambientazione orientale è ciò che mi ha spinto ad iniziare a leggerlo. Dire che sono rimasta positivamente colpita è un eufemismo, non solo per una visione nipponica insolita e originale ma anche per le tematiche trattate, che toccano corde della mia emotività che hanno origini lontane e che negli anni sono cresciute fino ad ardere, senza mai lasciarmi andare.
La storia di Isabel e Ryuu è una storia di limiti, non da porsi quanto da superare, per conoscersi più approfonditamente e accettarsi, senza pudore. Lo stile di scrittura della scrittrice è deciso, fluido e in grado di trasmettere grandi emozioni. Il suo libro ha forti richiami alla cultura pop orientale, che mi stuzzica sempre data la mia passione che mi accompagna fin da bambina. L’atmosfera che si respira è frenetica come le strade trafficate di Tokyo, ma al tempo stesso rilassante come la visione di un petalo di ciliegio che con leggiadria si stacca e prende il volo.
Anche l’amore, punto di forza dell’opera, si mostra qui con quel tocco filosofico tipico della mentalità giapponese, fatto di step che via via aumentano fino a sfociare nell’intimità vera e propria. Vedere come la storia dei protagonisti cresce e si sviluppa è stato assolutamente interessante e mai banale, fino ad un finale che personalmente ho trovato inaspettato, proprio perché ogni pagina è stata una nuova sorpresa tutta da scoprire.
Non conoscevo Mia Another, ma mi ha conquistato, quindi non posso fare altro che consigliare la lettura di “Come Petali di Ciliegio”, che è in grado non solo di farsi apprezzare da chi conosce determinate culture, ma anche chi non ne sa nulla e ha bisogno di evadere verso una nuova realtà, che qui ha il profumo delicato degli alberi in fiore, i colori accesi di una delle metropoli più grandi esistenti e il fascino del diverso, che non smetterà mai di essere tale.