Quanto può essere affascinante e interessante scoprire il mondo della natura? Un’attività che sta sempre più scomparendo ma che ora può di nuovo manifestare la propria magia attraverso il popolo magico, che non si vede chiaramente ma solo credendo nel suo potere può darci ancora la forza di credere nella meraviglia del mondo.
Quando ero una bambina amavo poter giocare nel giardino di casa e avventurarmi nel bosco in fondo alla salita qui davanti. Io e mio fratello salivamo ai nostri destrieri di metallo a due ruote e pedalavamo verso il mondo in cui quel giorno l’immaginazione aveva deciso di condurci. Ne ho un ricordo caro e prezioso che non scomparirà mai.
Tutto questo però è anche merito di dove siamo cresciuti: attorniati dal verde non abbiamo mai avuto la paura di sporcarci le mani o rotolare solleticati dai fili d’erba. Mi emoziona ricordare quante avventure ritrovavo in mezzo alle nuvole o nel profumo dei fiori. Un qualcosa che forse ho perso, crescendo.
“Il libro segreto dei folletti degli alberi” ha risvegliato in me tutto questo. Sono cresciuta credendo nella magia, nelle fate e nelle altre cosiddette creature dei boschi. Ho sognato osservando le illustrazioni dei libri di Alan Lee e Wil Huygen e ora, con Owen Churcher e Niamh Sharkey, ritrovo quel fascino grazie a un libro delizioso e dai colori sgargianti, che illustra la natura ai più piccoli svelandone qualche segreto. Questo è quel tipo di libro da regalare ai figli e nipoti, leggendo in loro compagnia e raccontando degli aneddoti che possano essere d’ispirazione per tornare in qualche modo alle origini, staccare dal quotidiano che ci ha allontanato dalla natura.