Quando infine raggiungi il potere, è solo l’inizio di un percorso per tenerlo stretto a sé.
Iulia Domna governa su Roma ora, al fianco dell’imperatore suo marito, in un contesto di ricchezza materiale ma al contempo di intrighi e complotti che rischiano di minare la loro autorità istantaneamente sul nascere. I conflitti interni sono sempre più frequenti, tragici e numerosi, ma la donna non fa vacillare la propria determinazione ed è pronta a tutto pur di mantenere la posizione raggiunta con fatica.
Anche a correre rischi e sacrifici inimmaginabili.
Ciò che si percepisce subito nell’intraprendere la lettura di questo romanzo, è di certo la cura minuziosa che l’autore ha impiegato nel rendere il tutto il più verosimile possibile. La documentazione storica ha come risultato un’ambientazione ricca e tanto definita da sembrare una fotografia, senza per questo risultare ridondante o noiosa.
Grazie a uno stile di scrittura coinvolgente, il lettore rimane affascinato dalla storia di Iulia, tanto da restare con gli occhi incollati alle pagine. Il suo personaggio è sorprendentemente bello da seguire, per una caratterizzazione accattivante, che la eleva davvero a imperatrice nello spirito, anche agli occhi di chi osserva esternamente.
Lo spaccato storico riportato da Posteguillo è ricercato e poco indagato in generale dai libri, infondendo così la curiosità nell’andare noi stessi a informarci maggiormente. Questo tipo di romanzi mi aiuta a fare pace con la materia scolastica, facendomi apprezzare gli avvenimenti passati, offrendo un punto di vista innovativo e particolare.
“L’imperatrice che sfidò gli dei” rispecchia tutti i canoni dei libri storici, sorprendendo il lettore con una storia affascinante e interessante, completa di tutti quegli aspetti che caratterizzano una vita di corte, nel bene e nel male.