Review Party: Recensione di “Nessuno disturbi l’amore” di Anna Zarlenga

Un romanzo e poi un altro. Dori ha così dato vita, finalmente, a delle storie che hanno avuto un pubblico. Ma a quanto pare, ora, la sua narrativa delicata e “rosa” sembra non bastare al suo editore che la spinge a scalfire la superficie e ad approfondire l’amore dei suoi personaggi in ogni sua forma. Dori, però, non è in grado di soddisfare la richiesta: lei, che a ventinove anni ancora non ha vissuto appieno la sua età, si ritrova ora sul ciglio di un burrone da cui sembrerebbe impossibile salvarsi.

Prese le distanze da una famiglia soffocante e approfittatrice, Dori affronterà la tempesta dell’ignoto, varcando la soglia di una vita diametralmente opposta alla sua: quella del giovane Alex.

Dopo aver letto il suo racconto di Natale mi ero ripromessa che quest’anno avrei recuperato uno dei romanzi scritti da Anna Zarlenga. Quale occasione migliore della sua storia in pubblicazione proprio in questi giorni? “Nessuno disturbi l’amore” mi ha intrigato fin da subito per la trama: amo le storie legate all’editoria e mi ero fatta delle aspettative che sono state tranquillamente ripagate.

Dori è una donna affascinante per il suo essere sognatrice e per la sua indole che la porta a mettersi a disposizione di fronte alle difficoltà degli altri. Questo, però, è un punto su cui i suoi famigliari approfittano fin troppo, senza prenderla sul serio in ogni aspetto della sua vita. Anche se ormai adulta, non sente di poter vivere come davvero desidera, soffocata da un lavoro non ritenuto tale dagli altri e dal suo essere vista sola senza un uomo piuttosto che single per scelta.

Questa situazione, ormai invivibile, la porta a diventare suo malgrado coinquilina di uno studente universitario: Alex, che al contrario di lei vive senza freni la sua giovinezza in ogni modo pensabile. Eppure sotto la pelle indurita da una vita altrettanto non facile, scalpita il desiderio di essere libero, di essere anche lui un po’ sognatore e poter vivere delle sue poesie, la sua arma negli incontri di poetry slam.

Dori e Alex, forzati da una convivenza non voluta, scoprono di poter trarre vantaggio dalla reciproca presenza, portando a conseguenze per noi attese ma per loro assolutamente inaspettate. La consapevolezza l’una dell’altro scioglie quei nodi di pregiudizio che li teneva lontani in modo graduale e naturale, portandoli a scoprire lati di sé stessi che mai avevano esplorato.

Anna Zarlenga, con il suo stile di scrittura semplice e naturale, esplora inoltre il significato della passione senza scadere nello stereotipo e soprattutto nel volgare, emozionando con atmosfere da brivido e facendosi forza di un implicito che non ha bisogno di chiarimenti per intrattenere. L’ho apprezzato molto, perché spesso questo tipo di storie nasce per arrivare in un punto, mentre Dori riesce a sbocciare in un modo personale, autentico e assolutamente non artificioso.

Ma chi più ha rischiato di cadere nello stereotipo è proprio Alex, che sfoggia con fierezza la sua capacità di incantare le donne e se ne frega delle imposizioni, da qualsiasi parte esse arrivano. Con Dori accanto, però, sbatterà la faccia contro le sue sicurezze e avrà inizio un processo di crescita che saprà sorprendere lui per primo.

Con i protagonisti ci si diverte e ci si emoziona, grazie a una storia che tutto sommato ha soddisfatto le aspettative e mi ha piacevolmente intrattenuto. “Nessuno disturbi l’amore” ci ricorda l’importanza di non dimenticarci dei sogni e di non abbandonarli, anche quando si rischia di rimanere senza riparo durante una tempesta o in balia di un’onda che sta per infrangersi sullo scoglio sicuro a cui tutta la nostra vita si è aggrappata fino a quel momento.

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